Veronika, dall’Ucraina al Gigli

Veronika, dall’Ucraina al Gigli

Ciao, ti presenti?

Ciao, sono Veronika Hrin, vengo da Leopoli, in Ucraina, ho quindici anni e sono in Italia da sei mesi. Faccio la 2C del Liceo delle Scienze Umane Gigli.

 

Raccontaci il tuo primo giorno in Italia.

Preferisco raccontare il mio primo giorno a scuola: mia mamma ha fatto l’iscrizione e una persona della scuola mi ha fatto visitare tutto l’istituto e mi ha raccontato che nell’indirizzo di Scienze Umane avrei studiato anche latino. Avevo paura, davvero. Pensavo che tutti mi avrebbero presa in giro perché non sapevo parlare italiano. Adesso invece non ho preoccupazioni: i miei compagni sono troppo gentili e i professori mi aiutano.

È stato difficile ambientarsi? Ti senti a tuo agio nella tua vita italiana?

Non posso dire di essermi ancora abituata alle vostre tradizioni. Per esempio, un mio compagno di classe una volta mi ha detto: puoi un po’ gesticolare quando parli, come fanno gli italiani? Non mi sono ancora del tutto ambientata, ma va meglio: sento che tutti mi vogliono aiutare.

C’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito della cultura italiana?

Mi piace tutto della cultura italiana. Mi interesso a questo Paese da tanto, perché mia mamma vive in Italia da quattordici anni. Proprio mia mamma mi ha insegnato come cucinare le lasagne e io l’aspettavo d’estate in Ucraina per farle insieme.

Quali sono le maggiori differenze tra questa scuola e quella dove studiavi prima?

La mia scuola in Ucraina era più grande e c’erano tante classi, dal primo grado alla quinta superiore.Qua ho capito che per prendere buoni voti devi davvero studiare.

Che cosa ti piace di più delle tue giornate a scuola e che cosa di meno?

Mi piace non entrare sempre alle otto, ma qualche volta alle dieci, e poi mi piace non dovere aspettare tanto il pullman quando finisco lezione.

Per quanto riguarda le materie, mi piace studiare poesia perché capisco qualcosa, scienze umane, anche se è difficile, e chimica perché il professore è davvero molto bravo.

Poi mi piacciono i miei compagni: la mia è la classe più bella di tutte!

Hai fatto nuove amicizie qui in Italia?

Ci sono due vicine di casa e una ragazza in questa scuola con cui parlo un po’. Dico sempre che per me sono abbastanza i miei compagni, però mi mancano gli amici che ho lasciato in Ucraina perché qui esco solo con la mia famiglia e per venire a scuola.

Che cosa fai nel tempo libero? Facevi qualcosa di diverso prima di venire in Italia?

Mi piace tanto viaggiare e una delle cose più belle che facevo in Ucraina era andare in giro con la mia migliore amica. Nel mio Paese ho fatto anche la giornalista per il giornalino della scuola, mi occupavo di social media, video e interviste. Qua però non posso per la fatica con la lingua.

Come hobby adessomi piace truccareme stessa e gli altri,guardare film e parlare con la mia migliore amica ucraina.Poi dipende dall’umore e dalle giornate, qualche volta disegno e cucino.

Qual è il tuo piatto preferito? Ti manca la cucina del tuo Paese?

Mi mancano i piatti di mia nonna perché cucina proprio bene. Mi mancano per esempio la zuppa, che qui non si mangia spesso, il borscht e i vareniki.

Mi piace il cibo italiano, in particolare i tanti tipi di pizza, il risotto e la tartàre.

Chi o che cosa ti manca di più del tuo Paese d’origine?

Oltre al cibo, dell’Ucrainami mancano i nonni, gli amici, i luoghi del mio Paese, che è bello e grande e sarà per sempre nel mio cuore. La lingua ucraina la uso solo per parlare con i miei gli amiciperché mia mamma preferisce parlare russo.Mi manca tutto, anche le gite che facevamo con la mia classe.

Come immagini il tuo futuro?

Bella, grande domanda!

Io vedo il mio futuro in Italia, ma vorrei fare qualcosa in Italia e in Ucraina nello stesso momento, forse nell’ambito commerciale o in quello della comunicazione: magari aprire un canale Instagram per raccontare come vive una persona ucraina in Italia.

Dopo il diploma, voglio studiare giornalismo e io e mia mamma abbiamo già visto un’università a Brescia. C’è fuoco nei miei occhi: voglio fare la giornalista!

Veronika, oggi 24 febbraio ti abbiamo cercata a scuola per farti altre domande. Come ti senti dopo la notizia di stanotte dell’invasione del tuo Paese da parte della Russia?

Sto molto male. Ho pianto stamattina e ho pianto martedì, quando Putin ha riconosciuto le repubbliche separatiste del Donbass perché immaginavo che sarebbe successo qualcosa. I russi stamattina hanno attaccato dai confini a est, dalla Crimeaa sud e dalla Bielorussia a nord e i bombardamenti possono già essere visti a Kiev e a Kharvik, un’altra grande città.

Hai notizie dei tuoi amici?

Sì, loro mi scrivono sempre. Questa notte mi sono svegliata con un loro messaggio che diceva che a Kiev e a Kharvik c’erano esplosioni e da quel momento continuano a darmi notizie. Tutti sono preoccupati. C’è anche un problema con internet e con il telefono così in Ucraina si consiglia di scaricare un’app che funziona anche senza connessione. Ci sono code nei grandi magazzini, nelle banche, dai benzinai…

Vuoi aggiungere qualcosa?

Sì. Amo l’Ucraina con tutto il mio cuore e anche da qui io sono con tutti i miei parenti e amici.

 

Michael Dotti, Matteo Concas – V IP

 

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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