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Quando il 2 febbraio ci siamo trovati in piazza Cavour a Rovato con i calzini spaiati, non è stato un caso o un errore ma una scelta consapevole derivata dall’adesione alla giornata “Calzini spaiati”.
Questa giornata è nata quando nel 2013 in Australia, una maestra visionaria, Sabrina Flapp, fu colpita da un’idea geniale ovvero insegnare ai suoi piccoli studenti che indossare calzini spaiati rappresentava l’unicità di ognuno di loro. I bambini, insieme ai loro genitori, insegnanti e nonni, parteciparono all’iniziativa, creando un arcobaleno di calzini diversi. Da quel momento il 2 febbraio in tanti posti diversi al mondo si ripete il rito dei calzini spaiati, che ha dato il nome alla giornata.
La giornata dei calzini spaiati si presenta come una metafora della diversità e del fatto che colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura dell’indumento, sono sempre e comunque dei calzini!
Anche noi studenti dell’Istituto Gigli abbiamo svolto delle attività per sensibilizzare, avvicinare noi e gli altri al tema dell’inclusione e della accettazione della diversità; siamo andati nell’aula sensoriale dove abbiamo realizzato un cartellone contenente frasi e pensieri creati dagli alunni delle classi 1E e 3C e condivisi con i ragazzi della Giostra a colori, associazione che si occupa di persone diversamente abili a Rovato.
E’ stato interessante inoltre incontrare Antonia Zanotti la presidente di questa associazione, che ci ha raccontato di come questo progetto sia nato durante il primo lockdown da un gruppo di genitori che hanno avuto l’idea di creare un luogo ricreativo per potersi incontrare con i ragazzi diversamente abili e con le loro famiglie. All’interno dell’associazione si svolge anche l’attività “crescere insieme” che coinvolge sette ragazzi che tutte le mattine dalle 8:00 alle 12:00 fanno attività ludiche e ricreative, producendo anche dei lavoretti che consentono loro di autofinanziarsi. Il successo dei vari progetti attivati ha permesso inoltre l’apertura pomeridiana dedicata ai ragazzi oltre i 16 anni.
Grazie a questa attività abbiamo capito che la diversità fa parte della vita, è vicino e intorno a noi e non costituisce un ostacolo alle nostre relazioni ma anzi ci fa capire che i sentimenti ci rendono tutti uguali.
Sara Mouguina, Sonia Hasalliu 1E
