Un’intervista con la professoressa ziparo
Le studentesse Isabela Aldedja e Safaa Tizari della classe 4F LES nell’ambito del progetto realizzato in collaborazione con la prof.ssa Gisa Mainardi, a partire dall’articolo “ Culture et handicap” di Margot Legrand riguardante la disabilità, presentano l’intervista con la prof.ssa Ziparo insegnante di sostegno nell’Istituto Gigli.
- Quali difficoltà si possono riscontrare a lavorare con ragazzi con disabilità?
Lavorare con studenti con disabilità porta a fare i conti con tante difficoltà che sembrano lontanissime da una persona con un funzionamento nella norma. Le difficoltà variano da caso a caso e da funzionamento a funzionamento. Le difficoltà si vanno dalla modalità di apprendimento, alla corporeità, alla modalità di relazionarsi, al modo di comportarsi.
- Come gestisce le difficoltà ?
Le difficoltà si accettano quotidianamente, ogni giorno nasce una difficoltà nel mondo della disabilità. La gestione delle difficoltà è data dall’esperienza nel tempo e soprattutto dai tentativi per prove ed errori che vengono utilizzati per individuarle, affrontarle e prenderne coscienza.
- Cosa le trasmettono i ragazzi?
Gli studenti sono tutti uguali e tutti diversi. Ciascuno funziona a suo modo, nella propria unicità. Gli adolescenti sono ragazzi pieni di risorse; mi trasmettono energia, voglia di fare; sono un tuffo nella giovinezza, comunicano emozioni e tanta passione nelle piccole cose.
- Data la sua esperienza, come pensa sia il sistema scolastico sotto il punto di vista di persone che hanno delle disabilità?
Il sistema scolastico sta lavorando tanto per accettare e normalizzare le diversità. Sicuramente siamo ancora all’inizio, però qualcosa in termini di leggi e tutela delle persone con disabilità si sta attivando.
- Cosa modificherebbe e cosa vorrebbe che venisse attuato?
Uniformerei l’apprendimento personalizzato per ciascuno studente: ogni alunno dovrebbe seguire un piano didattico personalizzato, sia i normodotati che i ragazzi con disabilità, tutti hanno difficoltà ad apprendere e ognuno in aree diverse.
- Quali sono i principali obiettivi dell’aula sensoriale?
Fornire un luogo sicuro agli studenti in difficoltà affinché possano studiare, rilassarsi, ascoltare musica, vivere momenti di decompressione emotiva; un luogo dove aiutare questi ragazzi a gestire ansia e forte emotività, supportarli in momenti creativi durante i laboratori proposti e offrire occasioni per incontrare gli amici in un luogo familiare.
- Come si assicura che l’ambiente sensoriale sia inclusivo per tutti gli studenti?
Aprendo la porta a tutti: docenti e studenti senza alcuna differenza. È uno spazio, un luogo per tutti.
Progetto realizzato da Isabella Aldedja e Safaa Tizari
Di seguito i video utilizzati nel progetto per approfondire i temi sviluppati: