@SfottoGigli: è vera satira?

@SfottoGigli: è vera satira?

TUTTI L’ABBIAMO LETTA, TUTTI L’ABBIAMO CERCATA, TUTTI L’ABBIAMO ADORATA, CHI PIÙ CHI MENO, E SICURAMENTE TUTTI CI SIAMO CHIESTI: CHE FINE HA FATTO SFOTTOGIGLI?

Sicuramente ci ricordiamo quando qualche mese fa è scoppiata la mania degli sfottò e delle pagine che ironicamente prendevano in giro i membri di una determinata scuola o di un paese… E com’è possibile dimenticare la pagina del nostro Istituto, il solo e inimitabile @sfottogigli? A ogni modo, per chi se lo fosse perso negli ultimi mesi del 2017, è stata lanciata una vera e propria moda per questa tipologia di pagine: in tanti amavamo prendere in giro le persone, giocare a riconoscerle e parlarne spudoratamente per giorni interi. Gli amministratori della pagina “prendevano in prestito” immagini private, tratte dai profili degli studenti e, decontestualizzandole, le corredavano di frasi. Ma, prima di domandarci come mai SfottoGigli sia sparito nel nulla senza lasciare indizi, è importante fare una separazione tra satira e ironia di pessimo gusto.

La satira è un fenomeno che ha le sue radici nell’epoca degli antichi greci, quando, nel V secolo a.C., il commediografo Aristofane attraverso le sue commedie iniziò a muovere pungenti critiche verso la democrazia ateniese. Da allora questo genere letterario ha sempre avuto successo, tanto che sono numerosi i giornali satirici come Charlie Hebdo e le trasmissioni che criticano personaggi pubblici, politici e dello spettacolo. Questo può essere definito un genere di libertà e di sfogo ma è importante seguire alcune regole. Infatti esistono alcuni punti guida che stabiliscono come rispettare la privacy delle persone garantendo la corretta finalità sociale. Solo in questo modo la satira può prendere le distanze dagli sfottò e dall’ironia inutile e priva di significato.

Parlando di funzione sociale della satira, è fondamentale sottolineare che non ha il solo e unico scopo di fare ironia, ma ha il principale obiettivo di criticare determinati comportamenti eccessivi e paradossali in campi come la politica, l’economia, l’organizzazione statale. Grazie a immagini e scritte accattivanti, oltre che a vignette, si propone portatrice di cambiamento e suggeritrice di modelli migliori da seguire e da imitare per tutta la società. La satira non ha solo bisogno di un ambiente democratico e libero, ma si pone anche come traguardo la promozione della libertà di parola, di pensiero e di stampa.


A proposito di SfottoGigli, non c’è niente di educativo da dire in quanto l’obiettivo della pagina era ridicolizzare e prendere di mira una persona e le sue caratteristiche, minando la sua privacy, senza rispetto e semplicemente “accennando a una pluralità di opinioni futili e insignificanti”, come espresso da Giuseppina Cavalli, insegnante di storia e filosofia del nostro Istituto. Inoltre, sempre secondo la professoressa Cavalli, “la diffusione degli sfottò si può attribuire a un alto tasso di disinteresse comune da parte dei giovani, che negli ultimi decenni si sono sempre più avvicinati a pettegolezzi e ad argomenti del privato, tralasciando questioni care alle comunità come le discussioni sul proprio futuro, sulla politica, sull’ambiente che possono portare a un reale ed effettivo mutamento della società”.

Ma perché questa tipologia di pagine ha tanto successo? Molto probabilmente perché ridere degli altri ci fa sentire molto meno soli di quanto siamo in realtà e, allo stesso tempo, soddisfa la nostra necessità e il nostro desiderio di esprimerci contro particolari persone o situazioni spesso contestate e poco apprezzate. Molte volte le pagine che sfottono approfittano delle sviste degli utenti che sono poco accorti rispetto a ciò che pubblicano su Internet e agli effetti che possono suscitare nelle persone. Quindi serve educarsi all’utilizzo degli strumenti digitali, potenti ma allo stesso tempo pericolosi, visto che un contenuto, oltre che essere praticamente impossibile da eliminare, genera a sua volta reazioni impreviste.


E allora perché SfottoGigli ci ha lasciati? Questa tipologia di pagine anonime non solo viola la privacy delle persone e la libertà di pubblicazione di un utente posto sotto i riflettori, ma abusa degli strumenti informatici, prendendosi una licenza di giudizio per cose futili e insulse che non possono essere né verificate né replicate. SfottoGigli non solo era una pagina inopportuna, ma anche alquanto illecita, poiché manovrare il materiale e le informazioni di altri utenti va contro le regole della privacy informatica. Oltre a ciò, essere vittime di “ironia” può portare sofferenza e anche se lo schermo dei dispositivi elettronici neutralizza l’effetto sul bersaglio e lo allontana, la vittima tende ad affliggersi e a mettere in discussione la propria personalità e la propria esteriorità.
La satira rappresenta progresso e innovazione poiché, per esistere, richiede, garantisce e ha bisogno di libertà, in quanto messaggera di una critica educante e portatrice di cambiamento.

Gaia Mainenti

Questo articolo, pubblicato per la prima volta il 18 giugno 2018 sul (primo) numero del giornalino in pdf , appare ora anche sul blog “ilgiornalinogigli”.

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