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Sarà capace l’intelligenza artificiale di superare le abilità del famoso illustratore dei Promessi Sposi?
Alessandro Manzoni è uno degli scrittori più importanti del suo secolo: fu uno dei primi a mettere le basi al romanzo storico. Nella lettera intitolata “Lettre à monsieur Chauvet sur l’unité de temps et de lieu dans tragédie” risponde ad un letterato francese, Chauvet, che aveva criticato il suo metodo di scrivere romanzi: al tempo, era importante rispettare i canoni di Aristotele, cioè impiegare lo stesso tempo, lo stesso luogo e le stesse azioni. Tuttavia rispettarli, per Manzoni, significava falsificare la storia come oggettiva ricostruzione dei fatti. In questa lettera lo scrittore si sofferma anche sul compito dello storico e del poeta: lo storico racconta i fatti della realtà, invece il poeta aggiunge una componente di fantasia a quello che racconta lo storico.
Per Manzoni, la ricostruzione storica era molto importante, come possiamo vedere nell’opera dei “Promessi Sposi” che è ambientata nel ‘600, e ciò lo possiamo capire dai dettagli che ci dà l’autore intorno a fatti storici come l’occupazione spagnola, la carestia, la peste e la società a quei tempi. Ma se questo romanzo fosse ambientato ai giorni nostri?
Grazie ad un’intelligenza artificiale, Midjourney, sulla piattaforma di Discord, è stato possibile ricreare delle immagini che rappresentano la vicenda ambientata in tempi moderni. È stato molto facile: è bastato scrivere alcune parole che descrivono la scena scelta e in pochi secondi, l’intelligenza artificiale ha riprodotto quello che si potrebbe immaginare.
Una delle scene più importanti nel romanzo è sicuramente l’incontro di Don Abbondio con i due bravi, che può essere evocato nel motore di ricerca di Midjourney con le espressioni “curato impaurito”, “due malavitosi” e “incontro”. Il risultato è sorprendente: in pochi secondi ci troviamo di fronte a personaggi manzoniani modernizzati in un ambiente piuttosto familiare, che ricorda un qualsiasi comune al giorno d’oggi. La scena mostra un curato che può ben rappresentare uno dei tanti sacerdoti nelle zone più difficili del nostro territorio impegnati a contrastare la malavita, circondato da due sgherri della criminalità organizzata. Tuttavia in questa immagine l’intelligenza artificiale non sembra aver colto in pieno la condizione di oppressione in cui si trova il sacerdote: dalla sua espressione facciale non si nota il terrore di fronte ai due criminali.
Un’altra immagine iconica del romanzo è la scena di Renzo che si confronta con Perpetua per trovare le ragioni dell’annullamento del matrimonio. L’intelligenza artificiale, interpellata nuovamente, ha prodotto un’immagine piuttosto prevedibile: Perpetua è rappresentata come una comune donna anziana in atteggiamento affettuoso con un ragazzo inquieto e turbato. Nonostante sia stato specificato, l’età di Renzo non rispetta il testo manzoniano e gli sguardi che si scambiano i due personaggi non emanano la preoccupazione e la rabbia che provava lo sposo in quel momento.
Subito dopo questa scena, segue l’agitato dialogo tra Lucia e sua madre Agnese sulla scoperta delle molestie di Don Rodrigo subite dalla figlia. Anche qui l’esito delle richieste rivolte a Mid Journey è stato pienamente soddisfatto: in una cucina dei giorni nostri vediamo una madre preoccupata insieme a sua figlia e possiamo immaginare un retroscena abbastanza frequente e contemporaneo che racconta di soprusi e prevaricazioni maschili. Questa immagine riproduce fedelmente la condizione di angoscia provata dalle due donne.
Dall’analisi di queste immagini, commissionate all’intelligenza artificiale a partire dalla richiesta di ricostruire in un contesto moderno alcune scene del romanzo manzoniano, possiamo dedurre che le potenzialità che essa offre sono davvero sorprendenti. Tuttavia possiamo anche evidenziare che essa non ha saputo cogliere con profondità e nel dettaglio la qualità dei sentimenti e delle emozioni, che solo una lettura diretta e attenta del romanzo può dare.
Hasnaoui Salma, 2^I
