Gaia Usanza
Ne sentiamo parlare sempre di più, nei corridoi di scuola, per strada e sui social: le Carriere Alias sono un’iniziativa proposta da Agedo, un’associazione di genitori e ragazzi che promuove l’inclusione di coloro che ancora oggi temono di dichiarare apertamente il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere, in ambito scolastico. Le Carriere Alias infatti sono profili alternativi e temporanei, riservati all* student* e in alcuni casi anche ai docenti e al personale, che non si riconoscono nel proprio genere biologico e che desiderano vedersi riconosciuti in quello percepito. Attraverso questo nuovo profilo, il sesso biologico della persona sarà conosciuto solo dal personale dell’amministrazione, che ha l’obbligo di riservatezza.
In base al regolamento approvato da diverse scuole, i metodi di attivazione sono differenti: a volte è necessario avere iniziato un percorso di transizione, altre volte è necessaria la certificazione della disforia di genere attraverso un percorso psicologico; tuttavia l’UDS (unione degli studenti) sta lavorando alla stesura di un regolamento su base nazionale che non la preveda. In ogni caso la richiesta di attivazione della Carriera Alias deve essere presentata dai genitori nel caso in cui la persona sia minorenne o dall* dirett* interessat* nel caso sia maggiorenne.
Il nuovo profilo burocratico sostituisce il nome anagrafico con quello di elezione. Attraverso la Carriera Alias, il nome scelto da ogni student* comparirà sul registro elettronico e sul libretto scolastico. Inoltre potrà essere utilizzato durante verifiche e interrogazioni per il riconoscimento dell* student*.
Al di fuori dell’ ambito scolastico, la Carriera Alias non ha alcun valore: non è un documento ufficiale, non ha un valore legale e di conseguenza il nome scelto non potrà essere utilizzato nell’attestato di laurea o nel diploma, fino alla conferma di rettifica anagrafica ufficiale.
Non riconoscere che una persona ha intrapreso un percorso di adesione alla Carriera Alias significa assumere comportamenti discriminatori comunemente conosciuti come misgendering e deadnaming.
Questa iniziativa rappresenta un enorme passo in avanti nel cammino verso l’effettivo riconoscimento delle diversità nell’ambito delle identità di genere, che deve però essere messo a punto e necessita di un importante percorso di sensibilizzazione; infatti per quanto le Carriere Alias siano oggetto di discussione in video, interviste e post, non sono ancora conosciute come dovrebbero. L’adesione a questo progetto è a discrezione delle singole scuole, ma l’auspicio è quello che vi sia una sempre maggiore sensibilità nei confronti di questa iniziativa.
Attualmente all’interno del nostro Istituto le Carriere Alias non sono attivabili, ma sulla scia di altre scuole sul territorio, speriamo che questa iniziativa venga portata al Gigli in quanto necessaria per vivere al meglio il percorso scolastico.
Gaia Usanza, 2C