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Vorrei parlarvi di come negli anni la situazione di coesione dell’istituto Lorenzo Gigli si sia evoluta, da un rapporto di profonda divisione interna fino ad arrivare ad un cambiamento radicale che si è concluso solo nell’ultimo periodo.
Inizialmente le differenze fra le “due scuole”, liceo e istituto professionale, erano sostanziali, e l’istituto non era unito, nonostante gli alunni convivessero sotto lo stesso tetto.
Solo negli ultimi anni, si è riuscito a portare a termine il processo di unificazione messo in atto da tempo, cercando sempre più di unire i due diversi istituti in modo da creare un ambiente coeso.
Un elemento che potrebbe aver creato questa divisione, è la tendenza a giudicare l’alunno che sceglie di intraprendere un istituto piuttosto che l’altro. Ritengo sia scorretto e poco maturo avere dei pregiudizi solo per l’indirizzo scolastico scelto. Questa cosa non credo potrà cambiare presto, c’è da dire però che negli ultimi due anni anche per merito del ritrovato impegno a tale riguardo messo in atto dall’attuale preside Monica Gozzini Turelli, che ha portato avanti la volontà di unire ed includere tutti, le cose sono perlomeno migliorate, andando a creare un clima che davvero mancava in questo istituto.
Tutti dovrebbero insegnare nelle scuole dei valori come l’uguaglianza e il rispetto reciproco. Fortunatamente ora stiamo raccogliendo gli sforzi profusi nel tempo da tutti coloro che si sono adoperati per fare del Gigli un buon istituto.
INTERVISTA ALLA PRESIDE
Come era il Gigli al suo arrivo?
Ha risposto che nel primo anno si è posta in una situazione di ascolto, fissandosi degli obiettivi e imparando a conoscere l’istituto e le persone che ne fanno parte, giungendo alla conclusione di voler creare la forte unità scolastica mancante.
Negli ultimi anni è riuscita risolvere i problemi riguardanti le disparità scolastiche presenti al Lorenzo Gigli?
Ha letto un estratto da un suo documento, consegnato poi ai docenti per iniziare insieme un nuovo percorso scolastico, del quale voglio citarne delle piccole parti : “Sogno una scuola superiore uguale per tutti, almeno fino a quel punto del percorso, dove ognuno potrà scegliere un cammino più specifico”
“Sia il ragazzo da liceo, sia quello da corsi professionali, deve aver accesso allo stesso sapere. Avranno voti diversi sulla scheda di valutazione, ma avranno avuto l’accesso a quella piattaforma di discipline, a quella base di cultura che serve ad introdurre l’uomo nella vita prima ancora che nel mondo del lavoro”.
Marco Totaro 5M IPSIA
