Conoscere la Corea del Nord attraverso la sua musica

Conoscere la Corea del Nord attraverso la sua musica

Finita nelle mani dell’Unione Sovietica nel ‘45 e proclamata Repubblica Popolare Democratica di Corea nel ‘48, la Corea del Nord è conosciuta principalmente per il suo leader Kim Jong Un e per la sua corsa al nucleare. Ma cosa sappiamo della cultura e in particolare della musica nordcoreana?

Per quanto sia isolato il paese, grazie a piattaforme come YouTube, anche noi possiamo avere un assaggio di quello che è il gusto musicale nordcoreano. In Corea del Nord la tradizione continua ad essere molto sentita, come dimostra la persistenza di generi musicali che rappresentano il rifiuto della modernità e un certo carattere conservatore della cultura coreana. Il richiamo alla storia del paese è rappresentato dalla promozione di generi come il sanjo (che prevede un assolo strumentale accompagnato da percussioni), il pansori (che consiste nel raccontare una storia con il canto e l’accompagnamento di una percussione) e il nongak (che include gli strumenti, il canto e la danza).

D’altra parte si potrebbe pensare che la musica in generale, considerando il regime dittatoriale in vigore nel paese, venga usata  per propagandare l’ideologia ufficiale della dinastia Kim, denominata Juche. In effetti, l’impressione è in parte corretta: infatti la musica prodotta ai tempi dell’occupazione giapponese e conosciuta come musica del periodo dell’illuminazione, ad esempio, è stata usata come forma di propaganda per molti anni, approssimativamente fino agli anni 2000. Basti inoltre osservare come durante il governo di Kim Il Sung, nonno di Kim Jong Un, fosse ammessa solo musica adeguata dal punto di vista ideologico e in particolare il jazz era proibito proprio perché veniva considerato uno strumento di sovversione connesso ad idee rivoluzionarie. Infatti molti artisti si presero delle libertà sulla parte strumentale anche se poi sono stati costretti ad accompagnare testi in sintonia con il regime.  

Sotto Kim Jong Il il controllo sulla cultura musicale conosce una parziale evoluzione, infatti molti generi, in precedenza proibiti, diventarono legali. In questo periodo è possibile osservare in Corea del Nord la pubblicazione di titoli ancora oggi largamente apprezzati con tematiche che spaziano dal contenuto militare, a quello economico e patriottico. Non mancano poi canzoni volte ad elogiare i leader, ad esempio la famosissima Dove sei, caro generale?, la quale si ipotizza sia stata scritta da Kim Jong Il stesso. La canzone che tratta di un’infermiera e del suo desiderio di conoscere Kim Il Sung, fondatore della patria, faceva parte dell’ opera teatrale Una vera figlia della patria, rappresentata per la prima volta nel 1971. Attualmente questa canzone viene continuamente trasmessa con grandi megafoni come sveglia. Famosissime inoltre canzoni che auspicano la riunificazione della penisola.

Con l’inizio del governo del figlio Kim Jong Un arrivò anche quello che oggi viene conosciuto come Kpop, musica pop proveniente dalla parte sud della penisola, diffusasi in modo illegale tra la popolazione. Il neo leader, che governava da appena un anno,  per contenere la carica eversiva di questo genere musicale molto compromesso con la cultura occidentale decise di creare la Moranbong Band di cui scelse personalmente cantanti e strumentiste. La band, oggi amatissima dalla gente del posto, propone pezzi dedicati al leader e alla patria in generale.

Questo atteggiamento censorio nei confronti della musica lo si è potuto cogliere anche rispetto al ruolo che la moglie del dittatore ha avuto come cantante, infatti dopo il loro matrimonio, Kim ha fatto il possibile per cancellare il suo passato arrivando anche a condannare membri della sua famiglia.

Ri Sol Su, moglie di Kim Jong Un durante un’esibizione.

Nonostante si sia osservato che il potere ha esercitato il controllo anche nell’ambito della musica, la penetrazione di un nuovo genere denominato Taejung Kayo, che unisce la musica classica occidentale con sonorità locali, dimostra che il linguaggio musicale è capace di superare qualsiasi censura. In questo genere le canzoni sono generalmente interpretate da donne accompagnate da una grande orchestra, che può essere costituita sul modello occidentale o coreano e che deve la sua comparsa ai lavori del compositore Isang Yun, formatosi in Francia e nella Germania dell’ovest.

Infine la leggenda metropolitana riguardo la fantomatica band heavy metal, i Red War, è la prova che, in alcuni casi, anche una musica così trasgressiva può sfuggire al controllo del potere.

Qui di seguito, per chi desiderasse, una playlist di canzoni collegate a quanto trattato in questo articolo.

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