CHE COS’E’ IL PCTO?

CHE COS’E’ IL PCTO?

Tutti noi che viviamo nella scuola abbiamo sentito parlare del PCTO, ma cos’è? Come funziona?

I Percorsi delle Competenze Trasversali e per l’Orientamento sono una modalità didattica innovativa che aiuta, attraverso l’esperienza pratica, a consolidare le conoscenze e competenze acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini degli  studenti. Questa attività è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi ed è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.

Dato che è auspicabile che il progetto sia svolto con esperienze possibilmente affini alle specificità del proprio percorso scolastico, in ogni scuola è presente un referente generale del PCTO e dei referenti di classe, incaricati di esaminare e scegliere tra le numerose opportunità e proposte presenti nel territorio.

Abbiamo quindi deciso di chiedere maggiori informazioni direttamente al referente del PCTO del nostro Istituto il prof. Puma Andrea.

Come si può definire il PCTO?

PCTO è l’acronimo di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’orientamento. Per poter partecipare a queste attività bisogna frequentare una classe dalla terza alla quinta. Le attività di PCTO sono proposte o dalla scuola mediante la Funzione Strumentale PCTO (ndr Prof Puma) o dai singoli tutor PCTO o direttamente dagli studenti. 

Perché il PCTO è proposto agli studenti?

Il PCTO serve per dare agli studenti l’opportunità di coniugare le competenze di tipo formale, acquisite durante il percorso scolastico, con quelle che si possono acquisire in contesti differenti, siano essi afferenti all’istruzione terziaria, all’università, al mondo del lavoro o a contesti di tipo informale e non formale. 

Come è organizzato il PCTO?

Per le attività svolte all’esterno della scuola, che coinvolgono enti pubblici o privati, è necessario stipulare una convenzione tra la scuola e questi enti ed inoltre redigere i patti formativi con i quali si definiscono modi, tempi e finalità dell’attività di PCTO. Il percorso PCTO esterno alla scuola prevede un tutor interno (docente del consiglio di classe ed un tutor esterno, appartenente alla realtà ospitante. Questa procedura serve per fornire tutto il supporto e le garanzie necessarie allo studente e alla struttura ospitante e anche per consentire di arrivare ad una valutazione di quanto svolto.

Possono afferire al PCTO tutte quelle attività che si ritengono utili per lo sviluppo di competenze trasversali e che abbiano un carattere orientativo. Maggiore è il ventaglio di proposte che gli studenti hanno modo di sperimentare, maggiori e più qualificanti saranno i livelli di competenza raggiunti e gli spunti orientativi per il prosieguo degli studi o per l’immissione nel mondo del lavoro. Particolarmente interessanti sono le proposte di carattere internazionale, che danno l’opportunità anche di acquisire competenze relazionali, linguistiche ed imprenditoriali.

Come è stata l’esperienza degli alunni ed dei professori che li hanno seguiti in questa attività?

Le opinioni sulle esperienze vissute sono sempre personali e legate alle singole attività. Tuttavia nel corso degli ultimi anni ho potuto riscontrare quanto i ragazzi apprezzino in modo particolare quelle esperienze dove svolgono un ruolo attivo, o in contesti lavorativi o in esperienze di stampo internazionale. In particolare gli stage linguistici a Valencia o a Dublino, quest’anno forse anche a Nottingham, hanno riscosso particolare successo e sono diventati un appuntamento fisso per gli studenti del corso del liceo linguistico. Per gli indirizzi scientifico/scienze applicate hanno trovato molto gradimento le proposte relative alla visita ai laboratori di fisica nucleare del Cern, le attività scientifico-storico-culturali e sportive in Trentino Alto Adige, che potrebbero diventare anch’esse un percorso da ripetere negli anni, e le attività di studenti come ambasciatori alle Nazioni Unite. Anche esperienze più ludiche come quelle di animazione turistica Wannabe, già svoltesi lo scorso anno, sono state così apprezzate da essere nuovamente proposte.

I docenti riconoscono l’importanza formativa del PCTO, ma la corposità degli adempimenti burocratici dovrebbe trovare una semplificazione, magari con il supporto di strumenti informatici specifici. 

Qual è invece la sua opinione sul PCTO?

Personalmente ritengo i percorsi PCTO molto importanti nella formazione degli studenti e non limiterei il monte ore al minimo previsto dalla normativa per l’ammissione agli Esami di Stato. Penso infatti che gli studenti debbano aderire al più ampio ventaglio di proposte possibile, così da potersi mettere alla prova sul campo, con le competenze e con una pluralità di ambiti differenti. Talvolta anche proposte avanzate direttamente dagli studenti e che convincono poco noi docenti, perché apparentemente non in linea con i percorsi di studio, possono invece rivelarsi fortemente orientative e qualificanti. L’obiettivo principale di una comunità educante è quello di fare in modo che ciascuno studente, come persona umana, possa realizzarsi e possa definire il proprio progetto di vita. Questo si attua non solo attraverso ciò che si apprende nelle ordinarie attività scolastiche, ma anche attraverso una connessione di queste con contesti di vita reale e il PCTO rappresenta proprio questo. 

Maturità 2024 e PCTO

Un emendamento al Milleproroghe conferma quanto previsto per la maturità dello scorso anno: i PCTO non saranno requisito di ammissione agli esami ma saranno comunque presenti nel colloquio. Resta requisito di ammissione l’aver svolto le prove Invalsi.

Hasnaoui Salma 2I

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.