Alexandre, dalla Costa d’Avorio al Gigli

Alexandre, dalla Costa d’Avorio al Gigli

Ciao, ti presenti?

Mi chiamo Alexandre Akpa, vengo dalla Costa D’Avorio, precisamente da Abidjan, la capitale, ho quasi quindici anni e sono in Italia da dieci mesi. Ho raggiunto mio padre, mentre mia madre è in Costa d’Avorio. Frequento la 1D del Liceo scientifico Gigli, opzione Scienze applicate.

Raccontaci il tuo primo giorno in Italia.

Il primo giorno è stato un po’ difficile. Quando io e la mia matrigna siamo scesi dall’aereo ci hanno dato un foglio da compilare in italiano che non capivamo, ma non potevamo fare la traduzione perché il mio cellulare era morto. Poi qualcuno ci ha aiutati e siamo usciti dall’aeroporto. Quando siamo arrivati a casa abbiamo visto i miei cugini e i miei zii, abbiamo mangiato e dopo ci siamo fatti delle foto.

È stato difficile ambientarsi? Ti senti a tuo agio nella tua vita italiana?

È stato difficile all’inizio perché non capivo la lingua, ma ora mi sento molto bene, a mio agio.

C’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito della cultura italiana?

In Italia le persone sono simpatiche e mi piace come noi studenti ci vestiamo per venire a scuola. In Costa d’Avorio abbiamo le uniformi.

Quali sono le maggiori differenze tra questa scuola e quella dove studiavi prima?

In Costa d’Avorio la scuola è più facile. C’è una giornata speciale per le verifiche. La scuola elementare dura sei anni, la scuola media quattro e la scuola superiore tre, poi c’è l’università.

Che cosa ti piace di più delle tue giornate a scuola e che cosa di meno?

Mi piacciono un po’ tutte le materie, ma in particolare l’inglese e l’arte. Mi piace anche il francese perché è la mia lingua, ma purtroppo non si studia nel mio indirizzo. L’orario va bene e i compagni sono simpatici. Non c’è niente che non mi piaccia.

Hai fatto nuove amicizie qui in Italia?

Si, ho fatto amicizie a scuola, per esempio con il mio compagno Orgito, e a calcio.

Che cosa fai nel tempo libero? Facevi qualcosa di diverso prima di venire qui?

Oltre a studiare, nel tempo libero gioco a calcio e un po’ alla Playstation. In Costa d’Avorio giocavo solo calcio.

Qual è il tuo piatto preferito? Ti manca la cucina del tuo Paese?

Il mio piatto preferito qui in Italia sono le lasagne, mentre in Costa d’Avorio è una specialità che si chiama garba o attiéké, che è riso con pesce. Mi manca tanto la cucina ivoriana, ma spesso la cucino io qui.

Chi o che cosa ti manca di più del tuo Paese d’origine?

Mi mancano la famiglia – mia mamma, i miei fratelli e i miei nonni – e i miei amici. Però ci sentiamo su WhatsApp. Mi manca anche il campo di calcio.

Come immagini il tuo futuro?

Immagino il mio futuro qui in Italia. Vorrei diventare un calciatore professionista, uno dei migliori al mondo. Per raggiungere questo obiettivo mi alleno molto. Se potessi scegliere, dove andrei a giocare? Sicuramente nel Real Madrid!

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