#STOPTHEWAR

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Nei mesi scorsi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, si sono verificate diverse proteste popolari in ogni parte del mondo svolte con lo scopo di promuovere la pace, supportare il morale dei cittadini ucraini, e, si spera, rallentare l’avanzata dei soldati russi.

Anche il nostro Istituto ha deciso di partecipare alle iniziative in supporto della pace; in particolare, il professor Michele Palmiero ha chiesto agli studenti di 5ªT di scegliere delle frasi contro la guerra (o scriverne alcune loro stessi) per appenderle poi sulle aule di tutte le classi e su tutte le pareti dell’Istituto. Ho deciso quindi di analizzare i quattro aforismi che mi hanno maggiormente colpito.

La frase tra le virgolette è un aforisma popolare che allude all’idea che situazioni di stress o paura estreme portino le persone a credere in Dio. Lo scrittore americano James Morrow reinterpreta questa frase aggiungendo che essa non funge da critica all’ateismo, visto come un’ideologia fragile e vacua, ma al contrario da critica all’orrore opprimente della guerra.

Questa frase di Erodoto fa riferimento alla realtà distorta e contronatura della guerra, nella quale i padri sono costretti a seppellire i figli uccisi, quando dovrebbero essere i figli a seppellire i padri, morti per cause naturali.

Questo aforisma concepito da uno studente, parla di come un conflitto su larga scala stia avvenendo attualmente in Europa nonostante gli errori commessi in passato che pure ricordiamo con grande dolore

Questa espressione di Harry Emerson Fosdick fa riferimento alla capacità della guerra di trasformare le persone comuni in soldati forzati a uccidere altri innocenti per il volere di qualcun altro, causando spesso lo sviluppo di depressione e disturbi da stress post-traumatico

Il professor Michele Palmiero, insieme agli alunni della classe 1ªC, la canzone “Brividi” di Mahmood e Blanco dal punto di vista di un bambino ucraino in fuga dalla propria città a causa dei bombardamenti russi. I vari versi della canzone sono stati posti sui vetri esterni del cono della biblioteca.

Queste iniziative, che si oppongono all’atteggiamento belligerante del Presidente russo Vladimir Putin, dimostrano il forte desiderio di pace che accomuna tutte le persone, siano esse lontane o vicine a noi; è quindi molto importante continuare a protestare e a discutere ed alzare le nostre voci, cosicché esse possano essere sentite anche da chi in Ucraina si sente solo a lottare contro l’odio e la violenza.

Niccolò Bosetti, 1 C

Brividi video di Giornalino Gigli

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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