Alessia e Erjola, dall’Albania al Gigli

Alessia e Erjola, dall’Albania al Gigli

Ciao, vi presentate? 

Alessia: Ciao, sono Alessia Cuni, ho quindici anni e vengo dall’Albania. Sono nata a Treviso, e provengo da Shkoder (Scutari), una piccola città. Sono qui in Italia da quattro mesi. 

Erjola: Buongiorno, mi chiamo Erjola Tabaku, ho quindici anni, quasi sedici, vengo dall’Albania, sono nata e ho studiato a Saranda, una città sul mare.

Raccontateci del vostro primo giorno in Italia.

A: Il mio primo giorno in Italia l’ho passato coi miei cugini e i miei zii, che erano già qua. In Albania sono rimasti tutti gli altri parenti, tra cui i miei genitori. Sono venuta qui per studiare di più. Abito a Bornato, Cazzago San Martino.

E: Il primo giorno che sono venuta in Italia era di sera. Mio zio è venuto all’aeroporto di Verona a prendere me e mia madre. Quando siamo arrivati alla nuova casa mio papà ha cucinato per noi, abbiamo mangiato tutti insieme con la mia famiglia e quella di mio zio. Ho incontrato i miei cugini e sono stata molto felice di rivederli. Mio padre è venuto prima di me e mia mamma in Italia, noi siamo venute poco dopo.

È stato difficile ambientarsi? Vi sentite a vostro agio nella vostra vita italiana?

A: Ho trovato facile ambientarmi qui in Italia e mi sento molto bene con la mia vita qui. I miei amici ora sono i miei nuovi compagni di classe. All’inizio è stato difficile per la lingua, adesso però sto molto bene

E: Un po’ è stato difficile perché ho cambiato totalmente ambiente e amici e perché in questa scuola non conoscevo nessuno, le prime persone che ho incontrato qui sono state Alessia e Veronika. Adesso è più facile, ho imparato a parlare meglio l’Italiano, ma inizialmente pensavo di non farcela.

C’è qualcosa che vi ha particolarmente colpito della cultura italiana?

A: Della cultura italiana mi hanno colpito i dipinti e i pittori, che ho conosciuto tramite una lezione di alfabetizzazione.

E: A me della cultura italiana hanno colpito i libri: dato che mi piace scrivere, molti hanno attirato la mia attenzione. Anche la cucina italiana mi è piaciuta molto.

Quali sono le maggiori differenze tra questa scuola e quella dove studiavate prima?

A: In Albania il sistema scolastico è diverso. Considero la scuola italiana un po’ più difficile, qui bisogna studiare di più. Ovviamente dipende anche dagli studenti, se vogliono studiare o no.

E: Qua, tramite la scuola, è possibile anche andare in Inghilterra o in Spagna per esempio, oppure lo studiare qualcosa per pochi giorni e conoscerla con poco sforzo, dà molte possibilità per praticare altre lingue.

Che cosa vi piace di più delle vostre giornate a scuola e che cosa di meno?

A: Mi è piaciuto sempre l’inglese, ho fatto anche un corso. Mi piace molto il venerdì perché faccio ginnastica e gioco a pallavolo. Anche le altre materie sono belle ma sono leggermente più impegnative. Quando studio devo concentrarmi perché ci sono parole che non conosco e devo utilizzare il dizionario per le materie teoriche.

E: A me piacciono tutte le lingue straniere, che sono Inglese, Spagnolo, Cinese, Latino e Italiano, che è una lingua straniera per me. Sapevo anche un po’ di Greco e Arabo, ma ora non le so più parlare. Ero molto brava in Albania e sto iniziando a prendere anche dei buonissimi voti anche qui in Italia.

Avete fatto nuove amicizie qui in Italia?

A: Sono tutti molto gentili con me, mi aiutano quando sono in difficoltà e ho bisogno d’aiuto.

E: sia dentro che fuori dalla classe mi sono fatta degli amici. Conosco anche ragazzi albanesi che sono qui da tempo. Per esempio conosco Alessia, con cui ho fatto amicizia durante il corso di alfabetizzazione.

Che cosa fate nel tempo libero? Facevate qualcosa di diverso prima di venire in Italia?

A: Nel mio tempo libero mi piace cucinare, andare a fare passeggiate, passare del tempo con mia cugina. In Albania facevo ginnastica e giocavo a pallavolo con i miei amici, qui in Italia per ora no. Mi piace fare e scoprire cose nuove.

E: A me piace scrivere e quando ho tempo libero scrivo cosa mi viene in mente, oppure studio, faccio passeggiate con mia madre e parlo con lei. Prima facevo danza tradizionale, in Albania. Si chiama Valltare.

Qual è il vostro piatto preferito? Vi manca la cucina del vostro Paese? 

A: Il mio piatto preferito sono le lasagne, che mi piacciono molto. Mi manca tanto la cucina allbanese, per esempio il byrek, il bakllava e lo sheqer pare. Ogni tanto cucino piatti della mia tradizione, cerco gli ingredienti e provo a farli.

E: Anche per me le lasagne sono il mio piatto preferito. Mi manca molto la cucina albanese, soprattutto cucinati dalla mia mamma, come il fli e lo shendetlie. Mi manca anche mangiare cibi al ristorante. 

Chi o che cosa vi manca di più del vostro Paese d’origine?

A: Mi manca di più la mia famiglia. Mi mancano i miei amici. Sono molto legata a loro e ci sentiamo tramite i social come Whatsapp. Mio papà è venuto per le vacanze e io spero di tornare in Albania per le vacanze

E: Mi mancano di più i miei cugini, le mie case. Mi mancano le mie stanze, i libri che ho letto e che sono nella mia libreria in Albania. Torno anch’io durante le vacanze

Come immaginate il vostro futuro?

A: Immagino il mio futuro con la mia famiglia in Italia, sperando che mi raggiunga. Voglio ottenere una buona media scolastica. Una volta finita la scuola voglio fare del mio meglio, essere indipendente, avere una buona situazione economica e lavorare in un ufficio. 

E: Il futuro per me… lo vedo bellissimo. Il mio sogno è fare parte del Parlamento Europeo, voglio essere qualcuno della mia vita, essere indipendente e non dipendere dai soldi dei miei genitori. Quando sarò qualcuno voglio costruire un istituto per tutti coloro che non hanno una casa o una buona situazione economica. Voglio stare con loro, parlargli, dargli il mio amore e il mio sostegno.

Matteo Concas, Michael Dotti

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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