Un nuovo Ulisse: Giulio Guidorizzi incontra gli studenti del Liceo

Un nuovo Ulisse: Giulio Guidorizzi incontra gli studenti del Liceo

Sono più di 120 gli alunni che hanno preso parte all’incontro con il professor Giulio Guidorizzi, grecista e docente universitario autore de “Ulisse. L’ultimo degli eroi”, che si è svolto nella tarda mattinata del giorno 22 febbraio, in aula Paolo VI.

All’inizio la prof.ssa Venturini ha sottolineato l’importanza di ospitare un autore di così chiara fama nel nostro Istituto, evento reso possibile dal progetto “Uno struzzo a scuola” della casa editrice Einaudi e dalla Biblioteca “Laura Gobbini” del nostro Istituto. La prof.ssa Caretta ha poi approfondito il significato del sottotitolo del romanzo, “l’ultimo degli eroi”: Ulisse fu l’ultimo eroe a sopravvivere integro nel corpo e nello spirito alla guerra di Troia e l’ultimo a rimpatriare; inoltre questa definizione rimanda all’umanità di Ulisse, vero tema portante della riscrittura dell’autore.

Il Professore ha esordito esprimendo il piacere di parlare con i giovani, poiché ha passato tutta la sua vita insegnando ai ragazzi anche se di una diversa fascia d’età. Poi ha menzionato il figlio Ulisse a cui ha dedicato il libro. Egli ha sottolineato che in realtà avrebbe voluto intitolarlo “Le notti di Penelope”, ma ha dovuto sottostare alle richieste dell’editor. Penelope rimane sicuramente però una delle figure principali del romanzo, che si apre e si chiude sotto il segno della sua tela, tessuta in attesa del ritorno dell’amato. Tuttavia altre voci femminili compaiono nel testo, Circe, Calipso, Nausicaa: tutte figure attratte dall’eroe e dalle sua straordinaria capacità di raccontare. Ma anche Euriclea, la nutrice di Ulisse, alle cui parole Guidorizzi ha affidato il celebre passo del fedele cane Argo, morto dopo aver riconosciuto il suo padrone che era rimasto lontano da Itaca vent’anni.

Nella seconda parte dell’incontro il professore ha suggerito un’idea a noi giovani per scrivere: non inserire in un libro ciò che si sa, ma quello che si è e ci ha invitato alla riflessione che può nascere da un processo di scrittura. Ognuno di noi è Ulisse e abbiamo tutti una differente Itaca; dobbiamo provare a seguire la nostra strada, il nostro percorso, come afferma il poeta greco Konstantinos Kavafis:

Sempre devi avere in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada

Questo passo evidenzia anche una delle innumerevoli qualità di Ulisse: la pazienza. Così, egli nel confronto con i Ciclopi sa aspettare e trasforma la propria rabbia in forza e riesce a prendersi la sua rivincita, liberando sé e i compagni dall’orrore.

Infine, dopo una lunga serie di domande proposte da studenti e docenti, il nostro ospite ha rivelato il suo nuovo progetto per il futuro: riscrivere l’Eneide, dando voce a nuovi personaggi; lo scritto, però, è ancora in elaborazione.

Giulia Farimbella, Alessia Mancino, Margherita Martinelli, Sofia Torchiani

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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