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La 66esima edizione del Festival della Canzone italiana si è aperta con un revival di tutti i vincitori dal 1951 al 2015.
La prima regina della storia del concorso canoro fu Nilla Pizzi che vinse le prime due edizioni riscuotendo un enorme successo. Il Festival è ormai considerato come l’appuntamento musicale per eccellenza nella nostra penisola. Alcuni dei vincitori hanno fatto la storia della musica italiana ed internazionale, un chiaro esempio è incarnato da Domenico Modugno che con Nel blu dipinto di blu (1958) vendette 22 milioni di dischi in tutto il mondo (800 mila in Italia) e il singolo venne tradotto in 13 lingue, anche se continuò ad essere ascoltato soprattutto in lingua originale. Il Festival viene trasmesso in Eurovisione quindi fornisce molta visibilità ai partecipanti; solitamente tra loro viene scelto anche il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest, la competizione europea che si tiene dal 1956 e che prende spunto da quella sanremese. Gli unici due italiani che nelle edizioni passate riuscirono a vincere il contest europeo furono Gigliola Cinquetti che nel 1964, all’età di soli sedici anni, trionfò a Copenhagen con Non ho l’età (per amarti) e Toto Cutugno che nel 1990 a Zagabria si piazzò primo con Insieme. Quest’anno la rappresentante italiana sarà Francesca Michielin, che è arrivata seconda con Nessun grado di separazione ed andrà a Stoccolma; la finale, a cui l’Italia con altri quattro paesi (tra cui: Spagna, Germania, Regno Unito e Francia) accede da sempre di diritto, verrà trasmessa su RAI1 il 14 maggio.
La sessantaseiesima edizione del festival di Sanremo ha visto la partecipazione di super ospiti. Grandi artisti del calibro di Laura Pausini, Elton John, Ezio Bosso e Renato Zero.
Laura Pausini, eccezionale come sempre non sbagliando una nota, ha fatto emozionare tutto il pubblico proponendo un duetto virtuale con sè stessa, quando nel 93 vinse con il suo brano “La solitudine”.
Elton John che oltre ad essere un simbolo della musica internazionale, rappresenta un forte segnale riguardo l’ampio dibattito sulle unioni civili, che in questi giorni sta infiammando l’opinione pubblica italiana. A tal proposito molti artisti, sia quelli in gara sia gli ospiti, hanno manifestato la loro vicinanza alla delicata questione indossando bracciali, cavigliere o nastri arcobaleno.
Incanta il pubblico dell’Ariston Ezio Bosso, pianista e compositore di fama internazionale che offre al pubblico l’esecuzione del suo struggente “Following a bird” e ha dato dimostrazione di uno straordinario coraggio, arricchito da una serenità contagiosa qua e là anche allegra, con cui si è offerto a milioni e milioni di italiani in tutta la sua fragilità corporale.
E’ salito sul palco durante l’ultima serata per proporre un medley dei successi del passato e anche per presentare l’inedito “Gli anni miei raccontano” Renato Zero; cinquanta minuti di canto intervallati da un intervista in cui il cantante romano non manca di essere pungente come sempre parlando anche di unioni civili. E’ stato un vero turbine che ha scatenato commenti di ogni genere sui vari social.
Sul palco dell’Ariston trionfano gli Stadio con il brano “Un giorno mi dirai” ; una vittoria decisamente a sorpresa: vecchi frequentatori di questo palco ma sempre arrivati nelle retrovie, ribaltano tutte le previsioni e rompono la tradizione recente che ha visto vincere i protagonisti dei talent show. Una vittoria che è stata sicuramente alimentata dalla scelta di omaggiare l’amico di sempre Lucio Dalla nella serata delle cover. Seconda classificata Francesca Michielin, lei sì figlia di Xfactor con il brano “Nessun grado di separazione”, mentre si aggiudicano il gradino più basso del podio il duo Caccamo-Iurato con la canzone “Via da qui”.
Per le nuove proposte il vincitore è Francesco Gabbani con il brano “Amen”.
Maugeri Federica e Valli Alessia
