Progetto Carcere 2023

Progetto Carcere 2023

Mercoledì 22 marzo le alunne della classe 5L hanno preso parte alla conferenza “La realtà carceraria bresciana” nell’ambito del Progetto Carcere che si è tenuta nell’Auditorium Primo Levi del Liceo Leonardo di Brescia. La conferenza è stata organizzata dall’associazione Carcere e Territorio, che ha sede a Brescia e si occupa dei carcerati e del loro rapporto con la società.

La classe 5L con i Professori Fornari e Trapletti

La mission dell’associazione è il reinserimento del detenuto nella società, perché la pena non è fine a se stessa, ma mira a riabilitare il detenuto in condizioni idonee, cosicché, una volta scontata la pena, possa rientrare serenamente nella società rispettando se stesso e gli altri. L’associazione, ad esempio, interviene sulla formazione scolastica e universitaria e si occupa dello “Spazio Giallo” per i bambini dei detenuti, rendendo il momento di attesa del colloquio meno duro. Attraverso i suoi volontari rende possibile la redazione di Zona 508, giornalino del carcere nel quale viene sempre tenuta in considerazione l’inclusione sociale e il rispetto delle opinioni altrui.  Un’altra associazione che opera in carcere è UISP (Unione Italiana Sport per tutti), che da 35 anni propone attività ludiche e ricreative, tentando di mantenere vivo il legame tra la vita dei detenuti e la società.

L’Articolo 27 della nostra Costituzione afferma che la responsabilità penale è personale e che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Per questo motivo esistono due tipologie di carcere: la Casa Circondariale nella quale soggiornano le persone in attesa di un giudizio e la Casa di Reclusione, che ospita le persone che scontano la propria pena. A Brescia sono presenti entrambe le realtà carcerarie, la Casa Circondariale di Canton Mombello e la Casa di Reclusione di Verziano.

All’interno del carcere vigila per ore 24 la polizia penitenziaria, che mantiene la sicurezza dell’istituto e delle persone all’interno del carcere (Il Comandante della Polizia Penitenziaria ci ha spiegato che il corpo degli agenti che operano nel carcere costituisce un Dipartimento alle dipendenze del Ministero della Giustizia). I detenuti possono lavorare come addetti alle attività domestiche nell’istituto penitenziario, fornire un aiuto idraulico e distribuire i pasti nelle singole camere. Queste mansioni vengono pagate, perché non esiste lavoro dignitoso senza retribuzione. I detenuti possono inoltre ricevere una formazione professionale, acquisendo abilità spendibili poi nel mondo del lavoro.

Grazie all’organizzazione delle associazioni “Carcere e Territorio” e UISP, Sabato 1 aprile un gruppo di studenti delle classi quinte, accompagnati dai professori Rebeccani Emma, Fornari Laura, Minelli Fausto, Pelucchi Angela, Quarantini Francesca e Turla Anna, ha avuto la possibilità di entrare proprio nel carcere e partecipare alla “Corsa dei diritti-VIVICITTÀ“. Si tratta di una corsa che viene organizzata da diversi anni a Brescia all’interno della Casa di Reclusione di Verziano. Con questa attività si vuole mettere in evidenza che i carcerati non devono essere esclusi ed emarginati dalla società e come, grazie allo sport, sia possibile unire tutti, alunni, professori e detenuti. Attraverso occasioni come questa vengono mantenuti vivi i valori di inclusione e sport, che non possono che arricchire i nostri percorsi educativi.

Sofia Torchiani VL

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