John Kramer: dietro l’Enigmista

John Kramer: dietro l’Enigmista

“Voglio fare un gioco”

Vi suona familiare? Se state pensando all’ iconica marionetta davanti al televisore, dotata di una voce distorta, siete sulla strada giusta. La figura di Saw l’Enigmista nasce da James Wan e Leigh Whannel nel 2004. Ma chi è il protagonista di questa saga? E’John Kramer, un ingegnere che, in compagnia di un avvocato, fonda un’azienda che costruisce case per le famiglie bisognose. L’uomo propone alla moglie Jill, la quale sta per dargli un figlio, di aprire una clinica per quanti sono affetti da dipendenza da sostanze stupefacenti; questa iniziativa, però,  porterà la donna a perdere il bambino durante una rapina.  Con la perdita del figlio, anche il matrimonio dell’ingegnere entra in crisi. A John, in seguito, viene diagnosticato un cancro al cervello; depresso e desolato, tenta il suicidio, ma fallisce.  Decide, quindi,  di trascorrere il resto dei suoi giorni a cercare di insegnare ad altri uomini ad apprezzare la vita, come lui ha imparato ad apprezzare la sua dopo l’incidente. 

Billy il pupazzo fa le congratulazioni ad una vittima riuscita a salvarsi- Saw 1

Nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) viene fatto notare che il trauma psicologico è una delle tre cause fondamentali che portano allo sviluppo della psicopatia. L’uomo, a seguito dell’esperienza, sviluppa quello che in inglese viene chiamato God Complex, ossia la convinzione di avere abilità inimitabili, di essere privilegiato ed infallibile. In questo caso l’uomo si mette al posto di Dio, sentendosi in dovere di testare la voglia di vivere della gente. 

Con le sue doti da ingegnere il killer crea una serie di trappole destinate a testare persone da lui individuate, tenute d’occhio ed in seguito rapite. In genere queste persone sono alcolizzati, drogati, persone che hanno tentato il suicidio e chiunque abbia operato per farsi del male. La vittima, in genere, ha un tempo limitato per disinnescare la trappola a lui destinata, secondo le istruzioni dell’uomo. In caso di fallimento la trappola provvederà ad uccidere il soggetto, che in quanto mancante di istinto di sopravvivenza non merita di continuare a vivere, come spiegato anche nel suo aforisma: “chi non apprezza la vita, non la merita”. Dalla sua abitudine a tagliare pezzi di puzzle dai corpi dei perdenti dei suoi “giochi”, che simboleggiano la voglia di vivere mancante, gli verrà associato il nome di Jigsaw (puzzle).

John Kramer “Jigsaw” spiega la sua filosofia- Saw 2

Tra le trappole e il passato del soggetto c’è una sorta di contrappasso dantesco: se ne può vedere un esempio nella sua prima vittima (che è stato anche l’assassino di suo figlio) dove per fuggire l’uomo avrebbe dovuto rendere brutta la sua faccia per rispecchiare la bruttezza della sua anima. Oppure nel caso di una trappola operata su uno stupratore che avrebbe dovuto scegliere tra i suoi occhi o i suoi arti. 

La sua missione prenderà in seguito le sembianze di un vero e proprio culto: l’Enigmista si trasformerà in una sorta di anti-messia, con tanto di mantello da sacerdote e riferimenti religiosi di vario tipo come ad esempio la trappola della cremagliera a forma di crocifisso, oppure i rapitori con maschere da maiale, animale che nella cultura cinese rappresenta la rinascita. Un po’ come un culto necessita di un’organizzazione che diffonda la dottrina, l’ormai noto serial killer comincia anche ad avere bisogno di qualcuno che continui il suo lavoro nel momento in cui il suo cancro non gliene darà più possibilità e  per questo recluta anche degli adepti. I due più conosciuti sono Amanda Young, unitasi a lui dopo essere sopravvissuta ad un suo test e il detective Mark Hoffman, che si è aggiunto sotto ricatto dopo che  ha ucciso l’assassino di sua sorella facendolo passare per un test del noto serial killer. E’ grazie a loro, alle loro vicende e a come mettono in pratica la dottrina di Kramer che alla saga è stata garantita un’impronta indelebile nella storia del cinema.

Amanda Young e Mark Hoffman

Ma cosa porta le persone ad appassionarsi a Saw e alla sua storia? Come prima ragione il fatto che John Kramer sia un uomo molto intelligente: infatti, quando si comincia a studiare il passato di quest’ultimo, attraverso i flashback, viene fatto osservare che il successo negli affari deriva dalla sua straordinaria abilità nel prevedere le azioni altrui e nell’analizzare ogni scenario. Questa prospettiva emerge in ogni sua “impresa” e gli spettatori ne rimangono affascinati.

Ciò che attrae verso la saga è anche l’ironia sottesa alle sue trappole, in quanto Saw gioca a costruire ogni congegno di morte in relazione alle diverse problematiche delle persone testate. La trama della saga, inoltre, rispecchia il nome del killer: la storia non segue un ordine cronologico, ma lo spettatore, vedendo i film, mette insieme i pezzi della grande storia che coinvolge lui, i suoi apprendisti e le sfortunate vittime.

Ci sono, infine, degli interrogativi irrisolti per i cultori della saga, tra i quali regna ancora oggi una discussione molto vivace, con particolare focus sul personaggio interpretato dallo sceneggiatore stesso, sulla cui effettiva morte permane un’assoluta incertezza. E la storia continua..

Lo sceneggiatore Leigh Whannel nei panni di Adam, il suo personaggio

Giada Orrù 5L

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