La 4A del Gigli salpa l’ancora: gli studenti del liceo velisti per tre giorni

La 4A del Gigli salpa l’ancora: gli studenti del liceo velisti per tre giorni

Si è concluso mercoledì sera, subito prima della pausa pasquale, l’originale viaggio d’istruzione vissuto dagli studenti di 4A del Liceo. La classe, accompagnata dalla professoressa Miriam Gigola e dal professor Franco Zoni, ha trascorso tre giorni a bordo di cabinati nelle acque adiacenti a Porto Venere, provando l’esperienza della navigazione in mare aperto e della vita in barca. L’attività, gestita da due istruttori di vela, ha consentito ai ragazzi di essere protagonisti nella gestione delle imbarcazioni e ha permesso loro di stimolare la fiducia nelle proprie capacità e il senso di appartenenza alla comunità.

Gli obiettivi di comprendere l’importanza del lavoro di gruppo e di imparare a essere attivi, concreti e operativi sono stati pienamente raggiunti grazie soprattutto all’entusiasmo e alla curiosità che i ragazzi hanno manifestato durante le tre giornate. Gli alunni hanno inoltre imparato ad armare e a disarmare autonomamente una barca a vela, a riconoscere la direzione del vento e a navigare in tutte le andature con le vele a segno.

Orzare, poggiare e virare sono solo alcune delle manovre fondamentali che gli studenti hanno appreso grazie al supporto degli istruttori sempre presenti durante l’attività tecnica e didattica. La navigazione, svoltasi nel Golfo della Spezia, attorno alle isole Palmaria e Tino e lungo la costa Ligure di Levante, è stata favorita dalle ottime condizioni meteo locali e dalle temperature sempre miti. Grazie ad esse è stato anche possibile ammirare lo scenario artistico, storico e naturalistico offerto dalle località costiere di Porto Venere e Lerici, due dei borghi marini più belli della Liguria, amati da artisti e letterati.

La gita in barca è stata, dunque, un’esperienza all’insegna dell’attività fisica e del paesaggio naturale che ha aiutato a percepire la grande responsabilità dell’equipaggio e che ha condotto i ragazzi a uno stretto confronto con i propri compagni. Nonostante gli spazi ristretti gli studenti sono stati in grado di collaborare negli impegni giornalieri: la gestione della cambusa, della cucina e delle piccole pulizie quotidiane. L’aiuto reciproco e l’attenzione alle esigenze altrui, accompagnati da una buona dose di spirito di gruppo, hanno reso possibile un serena e tranquilla convivenza con tutti i partecipanti.

Quello vissuto dalla classe quarta dello scientifico è stato un viaggio d’istruzione innovativo, diverso dalle consuete visite alle città europee, che è riuscito allo stesso tempo a coniugare arte, natura e sport.

Francesco Martinelli

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