“Tutti per uno, uno per tutti”, nello sport come nella vita

“Tutti per uno, uno per tutti”, nello sport come nella vita

La squadra è come una famiglia: ci si aiuta a vicenda, collaborando e mettendo ognuno il proprio contributo che fa la differenza, senza mai arrendersi. In entrambi i contesti occorre avere un “capotribù ” che ci incoraggia e sostiene in qualsiasi momento della nostra vita, bello o brutto che sia.


Porto la mia esperienza da capitana di una squadra di pallavolo. Questa mia passione è iniziata per caso all’età di 9 anni circa, guardando una partita della nazionale di pallavolo femminile alla televisione, in occasione delle olimpiadi. Mi sono emozionata tantissimo e ho iniziato a inseguire il mio sogno: diventare una professionista e, chissà, un giorno far parte della squadra nazionale italiana. Da quel momento ho fatto parte di una formazione che mi ha fatto diventare la persona che sono tuttora: una ragazza determinata, capace di mettersi al servizio degli altri.

In questi anni ho capito che il lavoro di squadra non è per niente facile come sembra, soprattutto se si ha un ruolo importante nel gruppo. Nel mio incarico occorre necessariamente avere stima di se stessi, credere nelle proprie forze, nel supporto e collaborazione delle tue compagne. Si crea una certa sintonia nel gruppo al punto di accorgersi quando una compagna è in difficoltà. Una caratteristica importante è la grinta senza la quale mancherebbe lo spirito giusto, combattivo e reattivo anche nelle situazioni di inferiorità fisica. Nel mio compito devo in primo luogo essere da sprono verso gli altri componenti, dare loro la giusta carica ed entusiasmo, anche quando sono stanca o affaticata.


Paragono la squadra sportiva alla famiglia perché se si vuole raggiungere un obiettivo comune occorre conoscersi, andare d’accordo, aiutarsi e sostenersi, portando in campo solo spirito e testa, lasciando fuori tutti i nostri problemi e malinconie. Occorre creare un gruppo compatto che scenda in campo con l’idea di far vedere quanto vale e cosa è in grado di fare.

Io e le mie compagne siamo tutto questo: non siamo solo una squadra di pallavolo, siamo molto di più, una grande famiglia. Per noi non è importante vincere, infatti non siamo in vetta alla classifica, ma a noi basta fare quello che ci insegna la nostra allenatrice e divertirci. Non serve fare grandi cose, in realtà sono i dettagli che contano veramente, il contributo di tutti. Solo dando ognuno il meglio di sé si raggiunge un grande risultato. Da sempre il nostro motto è questo: “Tutti per uno, uno per tutti!”.

Giulia Bariselli, 1F

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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