Le fondamenta sono state gettate, ora bisogna posare i mattoni con pazienza, costanza e precisione.
È così che mi sento dopo l’esperienza vissuta a Chianciano. Un apprendista manovale che sostenuto e accompagnato da professionisti, tenta di scrivere qualcosa che può piacere anche agli altri. E pensare che nei temi svolti in classe riesco a malapena a raggiungere la sufficienza. Ma sono proprio io? Il ragazzo salito sul palco, con il cuore in gola, che inizia a parlare. Sento i brusii nel momento in cui prendo la parola, il mio tipico accento bresciano è inconfondibile, qualcuno inizia a ridere, lo vedo, lo sento, ma continuo. Le parole escono da sole, senza rendermi conto di quello che dico, l’adrenalina è alta. Finalmente è finita, stringo la mano al relatore, ritiro il premio giornalistico e torno a sedermi.
Un particolare ringraziamento va alla mia professoressa di italiano e latino Marilia Venturini che mi ha spronato a partecipare al progetto del giornalino e alla gita di istruzione a Chianciano Terme. Ero piuttosto scettico, in realtà non volevo andare. Una mattina la mia prof ha bussato alla porta, mi ha chiamato fuori e mi ha detto: “Tu devi andare!”.
Grazie, senza di lei non avrei vissuto questa esperienza unica e indimenticabile. Il mio più grande premio è il pass che riporta la mia foto e il logo “Giornalista per un giorno”. Un trofeo appeso in camera mia.
Grazie infinite alla professoressa Daniela Marini, che con pazienza sopporta il mio carattere esuberante, mi consiglia, mi aiuta e mi sostiene. Grazie ai miei compagni, amici della redazione, al bibliotecario Mattia Lanzoni e alle professoresse Maria Luisa Provezza e Milena Zanotti .
Andrea Cittadini, 3A
Manovale della cultura!