Suicidio: tra utopia e realtà

Suicidio: tra utopia e realtà

“Oggi il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-19 anni e la percentuale è triplicata negli ultimi trent’anni. Alcuni sondaggi mostrano che circa il 40% degli studenti di scuole secondarie hanno preso in considerazione il suicidio in qualche occasione, più o meno seriamente.”

(Corriere della sera, 11 aprile 2005, dati Istat)

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Pensare che molti nostri coetanei, talvolta, considerino il suicidio come soluzione per porre la parola fine ad ogni problema dovrebbe farci riflettere non poco, anche perché spesso questo gesto estremo si concretizza “sotto lo sguardo” di genitori, parenti, amici e insegnanti. Frequentemente dietro al suicidio si cela una grande delusione, altre volte un desiderio di sfida. Tutti nella vita ci siamo ritrovati davanti ad un insuccesso che ha generato in noi stessi delusioni, il problema è saperlo affrontare nel migliore dei modi. Ognuno di noi deve essere in grado di intravedere la luce in fondo al tunnel e, qualora questo non avvenga, l’idea del suicidio inizia ad invaderci i pensieri; alla base di tutto possono nascondersi situazioni familiari difficili, abusi, bullismo o anche un senso di inadeguatezza nei confronti di una società eccessivamente pretenziosa per adolescenti troppo fragili. Altre volte i giovani tendono ad infrangere le leggi del vivere sociale per dimostrare la loro autonomia e il loro valore, ai loro occhi incompreso dal mondo adulto. Spesso cadono vittime di vizi, tra cui droga e alcool, considerati come denuncia e ribellione ad una società che non li comprende e che li illude di false aspettative. I segnali di disagio non dovrebbero essere sottovalutati, bisognerebbe tenere gli occhi aperti e comunicare attenzioni e amore, forse l’unico vero antidoto contro il desiderio di togliersi la vita. Con il suicidio si decide di rinunciare a tutto quello che la vita ha da offrire: anche se al momento ci appare tutto nero e senza via d’uscita, non dobbiamo lasciarci sopraffare e agire impulsivamente. Con il suicidio si rinuncia alla speranza che le cose possano migliorare e allo stesso tempo si lasciano i propri cari e amici nello sconforto e nel dubbio di non aver fatto abbastanza per impedirlo.

Il suicidio è coraggio o egoismo?

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Alessia Galli                                                Giulia Bertoni

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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