Orgito, dall’Albania al Gigli

Orgito, dall’Albania al Gigli

Ciao, ti presenti?

Ciao, mi chiamo Orgito Zyba, ho quattordici anni e sono qui in Italia da un anno. Sono venuto in questo Paese per raggiungere mio padre a Chiari. Non tutti i miei parenti sono qui in Italia: ho due fratelli e una sorella, ma solo uno dei miei due fratelli è qui con me, e mia madre viene in Italia ogni tanto. Prima di trasferirmi abitavo nella città albanese Kavajë. Frequento la 1D del Liceo scientifico Gigli, opzione Scienze applicate.

Raccontaci il tuo primo giorno in Italia.

Si, mi ricordo che all’inizio facevo fatica perché non conoscevo nessuno e non sapevo parlare la lingua. Mi limitavo ad ascoltare gli altri, senza rispondere.
Visto che mio padre abita da molto tempo a Chiari, quel giorno mi ha portato a visitare la città.

È stato difficile ambientarsi? Ti senti a tuo agio nella tua vita italiana?

Sono arrivato qui in Italia quando l’anno scolastico stava per finire, ad aprile, e dovevo frequentare la terza media. È stato difficile ambientarsi a causa della lingua.
Per fortuna a scuola c’era un compagno albanese che mi ha aiutato molto. Ora siamo diventati amici e usciamo insieme.

C’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito della cultura italiana?

Una delle prime cose che mi ha colpito delle prime cose che mi ha colpito è stato il cibo italiano, in particolare la pasta e la pizza. Ma anche il fatto che le persone qui sono molto gentili.

Quali sono le maggiori differenze tra questa scuola e quella dove studiavi prima?

Da noi le scuole elementari durano cinque anni, le medie quattro e le superiori tre.
Trovo che la scuola italiana sia migliore di quella albanese perché qui ho più strumenti per lo studio. Poi i compagni che avevo là erano cattivi con me.

Che cosa ti piace di più delle tue giornate a scuola e che cosa di meno?

Della scuola italiana mi piacciono l’orario e i libri, che sono fatti molto bene e sono belli da vedere. La materia con cui faccio più fatica è scienze della terra, mentre quelle preferite sono inglese, scienze motorie e storia.
Mi trovo bene con i compagni e i professori.

Hai fatte nuove amicizie qui in Italia?

Oltre al ragazzo che mi ha aiutato alle medie, ho fatto amicizia con altri, non solo albanesi, ma anche rumeni, italiani e di altre nazionalità. La maggior parte di loro abita a Chiari. Uno dei miei amici è il mio compagno di classe Alexandre.

Che cosa fai nel tempo libero? Facevi qualcosa di diverso prima di venire in Italia?

Nel tempo libero ascolto la musica, studio e gioco a basket con i miei amici di Chiari. In Albania non uscivo molto, mi diverto di più qui in Italia.

Qual è il tuo piatto preferito? Ti manca la cucina del tuo Paese?

È una domanda difficile perché a me piace tutto, ma se proprio devo decidere direi che i miei piatti preferiti sono le lasagne, la pasta e le torte. Della cucina albanese mi piacciono soprattutto un piatto speciale di carne che si mangia durante feste e il baklava, un tipo di dolce.
Un po’ mi manca la cucina albanese, ma quando mia madre viene in Italia ci prepara i piatti del nostro Paese.

Chi o che cosa ti manca di più del tuo Paese d’origine?

Mi manca il tempo che passavo con i miei amici in Albania e i parenti che sono rimasti lì.

Come immagini il tuo futuro? 

Vorrei diventare un chirurgo e lavorare qui in Italia. Probabilmente vivrei a Brescia o in un’altra grande città.

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