MICROEDITORIA: UN TRAMPOLINO PER LA LETTURA – Intervista a Daniela Mena.

MICROEDITORIA: UN TRAMPOLINO PER LA LETTURA – Intervista a Daniela Mena.

«La lettura non è universalmente assente nel mondo della scuola». Con questa affermazione provocatoria la dott.ssa Daniela Mena, direttrice artistica della Rassegna della Microeditoria, esprime la sua visione incoraggiante su una buona pratica che generalmente si considera ignorata dai giovani.
La nostra generazione, infatti, è sempre più assorbita dalla tecnologia e la maggior parte dei ragazzi ha abbandonato l’abitudine alla lettura, sostituendola con la frequentazione dei social. Ma le proposte di collaborazione con le scuole della Microeditoria, del cui direttivo la nostra interlocutrice fa parte, coinvolgono però, tutti gli anni, moltissimi ragazzi alla partecipazione di progetti che li stimolano a leggere.

«Dunque, quanto sono importanti, secondo lei, queste interazioni con le scuole per la Rassegna della Microeditoria?»

«I giovani sono sicuramente una risorsa molto importante e questo rapporto Microeditoria e scuole è preziosissimo». Daniela Mena ha inoltre illustrato alcuni dei progetti principali che coinvolgono e hanno coinvolto i ragazzi durante gli anni: la sfida tra classi in stile Un pugno di libri, il percorso Chiari Index ( alternanza scuola e lavoro) e la giuria del Premio Microeditoria di Qualità «che è un altro evento a cui teniamo moltissimo. Coinvolge varie classi da diversi anni e funziona molto bene. Quando è presente l’elemento della sfida, la lettura innesca dei meccanismi di competizione che rendono l’evento più interessante per i ragazzi».

«La Rassegna della Microeditoria è stata oggetto di uno straordinario successo negli ultimi anni, e quest’ultimo dimostra chiaramente la sua grande passione per il mondo dell’editoria. Chi o cosa La ispira a rendere la Rassegna sempre più innovativa?»

La Professoressa Mena spiega che reinventare ogni anno la Microeditoria è una necessità e che l’elemento chiave per rimanere innovativi è la collaborazione con altri editori. Durante i Laboratori sul Mestieri del Libro è stato ospite Sandro Ferri, fondatore della casa editrice e/o, «la collaborazione con gli editori è diventata strategica per rimanere aggiornati, l’editoria indipendente deve necessariamente essere pionieristica».

Uno dei cardini della Microeditoria è, sicuramente, la libertà che le piccole case editrici offrono agli autori emergenti. Infatti, la Rassegna è immancabilmente ricca di autori che presentano libri originali: scritti con intrecci creativi che si distinguono dai libri pubblicati dalle case editrici più importanti. «Secondo Lei perché le grandi case editrici non adottano la stessa strategia dei piccoli editori?»

«Ogni dimensione ha diverse caratteristiche e diverse potenzialità», Daniela Mena spiega che per i piccoli editori investire su autori emergenti è una sfida e un’opportunità per entrambe le parti, è un’esperienza senza certezze che i grandi editori non possono permettersi, ma è anche importante che le due dinamiche coesistano e non vadano una a discapito dell’altra.

«Parlando del futuro della Rassegna della Microeditoria, quali sono i progetti in serbo per quest’anno? Anche nel 2022 la Microeditoria si alternerà tra eventi web ed eventi in presenza?»

«L’idea è di tornare assolutamente in presenza. Il web si è rivelato uno strumento incredibile in un momento di emergenza, ma il valore della presenza è insostituibile».

Tra gli innumerevoli progetti, oltre a quelli prima elencati, la direttrice artistica ha sottolineato il più importante: la preparazione a Bergamo e Brescia come Capitali della Cultura 2023, evento che sarà sicuramente una vetrina preziosa per la realtà della Microeditoria, che quest’anno dedicherà uno spazio importante anche agli autori a caccia di editore.
In cantiere anche un volume che verrà curato dalla Professoressa Mena ed includerà opere di varie tipologie realizzate da studenti.

«Che importanza ha avuto, secondo lei, poter collaborare nella realizzazione di un volume che ha posto le opere degli studenti come protagoniste?»

«I giovani hanno delle enormi potenzialità creative, e poterle valorizzare è fondamentale» Daniela Mena si dichiara orgogliosa di essere partecipe di questo progetto che ha posto gli studenti come protagonisti.

La Microeditoria è una risorsa importantissima per il mondo della scuola e, in particolare per il nostro Istituto, poiché, nonostante la nostra generazione abbia la fortuna di accedere a una pluralità di risorse attraverso Internet, solo la complessità di un libro è in grado di farci vivere e comprendere pienamente tutte le nostre emozioni quotidiane.

Gerri Ludovica IA

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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