L’utile inutilità della filosofia

L’utile inutilità della filosofia

Come ricorda il buon vecchio Epicuro: “Non è mai né troppo presto né troppo tardi per approcciarsi allo studio della filosofia”. È proprio così che Saudino ha aperto l’incontro che si è tenuto durante la mattinata di venerdì 23 Ottobre nel nostro Istituto. L’autore è stato introdotto agli studenti dalla Dott.ssa Barbara Mino, che ogni anno collabora con la Biblioteca d’Istituto all’interno della rassegna culturale  “Un libro per piacere!”.

Matteo Saudino, docente di storia e filosofia in un liceo di Torino, oltre ad insegnare, da alcuni anni ha iniziato a condividere con il popolo del web il suo amore per il sapere – e non solo – aprendo il canale YouTube “BarbaSophia”, che ora conta oltre 100mila iscritti.

Ma che cos’è la filosofia? Il professore lo ha spiegato, evidenziando con ironia socratica la sua apparente “inutilità”. In primo luogo ha invitato tutti noi a porci delle domande, a metterci sempre in discussione, per permettere a quella travolgente disciplina che è la filosofia di disorientarci, perché è questo che tale disciplina fa con tutte le sue domande: mette continuamente in discussione le nostre certezze, ci costringe a scavare nel profondo di ognuno di noi, a esplicitare i nostri dubbi… Ma questo percorso individuale non è per nulla semplice ed anzi, può essere molto faticoso!

Platone diceva “Conosci te stesso”, e aveva perfettamente ragione: infatti è fondamentale imparare a capire chi siamo, chi vogliamo diventare, quali sono i nostri sogni, perché solo in questo modo possiamo crescere e migliorarci per vivere meglio.

Un altro tema che Saudino ha trattato durante la sua conferenza è la libertà, in particolare quella di pensiero, che negli ultimi anni è sempre più limitata e influenzata dalle forme di potere da cui siamo circondati e che sono molto presenti nelle nostre vite. Per potere non intendiamo solo quello politico detenuto dai grandi leader, ma anche quello esercitato dal web. Basti pensare all’influenza che i social media hanno nelle nostre vite quotidiane. Si tratta di un potere che in realtà non si presenta come tale: è un potere silenzioso a cui noi ci consegniamo quasi senza rendercene conto.

In relazione a questo argomento il prof. Saudino non ha potuto non citare il film The social dilemma, recentemente sbarcato su Netflix e già campione di visualizzazioni; questa pellicola si basa sulla storia di una famiglia “qualunque” e sul rapporto che questa ha con i social, intervallata dagli interessanti interventi di alcuni manager delle grandi aziende dei media con cui tutti noi abbiamo quotidianamente a che fare. 

Qual è, dunque il messaggio di questa pellicola? Lo scopo principale è quello di sensibilizzare le persone riguardo l’uso delle reti sociali e dell’immenso e incontrollabile potere che esercitano sulle nostre vite, sul nostro modo di agire e, in particolare, sul nostro pensiero che risulta essere sempre meno libero.

L’incontro si è concluso con un invito rivolto a tutti: far valere le nostre idee, osare, metterci in discussione, prendere posizione sulle questioni importanti che riguardano la vita e tutto ciò che ci circonda.

Disorientarsi, ragionare, interrogarsi, capire la complessità che ci circonda, essere liberi: la filosofia è tutto questo e molto altro. Cogliamo, quindi, l’occasione per ringraziare nuovamente il professor Matteo Saudino che ha saputo trasmetterci con passione il suo amore incondizionato per la filosofia.

Alghisi Lorena, Mena Anna 4L

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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