La felicità della democrazia

La felicità della democrazia

Cosa c’entra il bullismo e il cyberbullismo con la democrazia? A questa domanda hanno
risposto due grandi intellettuali del nostro tempo che abbiamo incontrato, anche se a
distanza, nel nostro Istituto.
Martedì 18 ottobre, infatti, la nostra classe, 4 L, insieme con la 4F, 5C e 5F, ha partecipato
alla videoconferenza trasmessa dall’ITC di Chiari, durante la quale sono intervenuti Ezio
Mauro
e Gustavo Zagrebelsky.
Due ospiti autorevoli, il primo ex direttore de La Stampa e poi di Repubblica, il secondo noto
giurista, accademico italiano, giudice costituzionale e presidente della Corte Costituzionale
nel 2004, che, intervistati da alcuni studenti, hanno proposto interessanti riflessioni a partire
dal loro saggio La felicità della democrazia.
Filo conduttore della discussione sono stati i valori del nostro sistema democratico, sentito
come il presupposto per la piena realizzazione dell’uomo all’interno della comunità, dove è
chiamato a sentirsi responsabile del bene comune e, per così dire, incaricato ad esercitare
la cittadinanza attiva.
Zagrebelsky ha sottolineato che la democrazia non coincide con il Parlamento o con altre
istituzioni, che sono solo gli strumenti per esercitare il potere; essa è invece la condizione di
libertà
nella quale noi siamo immersi e che ci consente di dialogare, discutere, confrontarci
insieme, prendere decisioni condivise e non subire ordini che provengono dall’alto.
Ezio Mauro d’altro canto ha evidenziato l’importanza di esercitare con orgoglio il diritto di
voto
, che costituisce un’occasione preziosa di partecipazione a questa condizione di
condivisione del potere. Ha richiamato, inoltre, il nostro dovere all’informazione approfondita
e non superficiale, la cui mancanza genera persone acritiche e credulone o per dirla con
Machiavelli che “iudicano più alli occhi che alle mani” (Il Principe, XVIII).
Ha sottolineato inoltre il fatto che la politica non consista in qualcosa che devono fare gli altri
ma sia un’attività che può e deve interessare tutti, in quanto attraverso di essa si prendono
decisioni che riguardano la vita di ciascuno.
Il giornalista infine ha affermato che nessuno può mettere in discussione il riconoscimento
dei diritti dell’uomo
, che nei governi democratici sono obiettivi primari da raggiungere,
opponendosi a chi critica il modello democratico occidentale.
Ci è risultato evidente quindi che chi condivide, vive e cerca di attuare i valori della
democrazia, godendone i frutti, non può accettare prevaricazioni, offese e violenze alla
persona e alla sua libertà personale, cosa che accade nei fenomeni del bullismo o del
cyberbullismo.

4L Liceo Linguistico

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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