Foreign fighters: una triste realtà

Foreign fighters: una triste realtà

Venerdì 8 novembre dalle 11 alle 12.30, nell’aula Paolo VI del nostro Istituto, si è tenuto un incontro con Giorgio Scianna, autore del romanzo “La regola dei pesci”. Il volume racconta le vicende di quattro ragazzi – Roberto, Ivan, Lorenzo ed Anto – compagni di classe che al termine dell’anno scolastico della classe quarta, decidono di abbandonare le loro famiglie e le loro preoccupazioni quotidiane e, durante il viaggio estivo attraverso la Grecia, tentano di entrare a far parte di un gruppo armato in Siria.
Solo uno di loro tornerà in Italia, ma i quattro giovani sono legati da un segreto e da una promessa che nessuno di loro oserà sciogliere.

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Anche se in questo romanzo di formazioneche parla della fuga e di quello che rimane dopo di essa, non se ne parla mai direttamente in modo esplicito è importante fare chiarezza su alcuni dei temi principali della vicenda.

Cos’è l’Isis?

L’Isis, nata in Medioriente, è un’organizzazione terroristica e militare che trova come suo fondamentale principio l’applicazione della sharia o legge islamica in ogni ambito umano. Ovvero essere membro dell’Isis consiste nel seguire senza limiti la legge islamica, arrivando addirittura a promuovere la jihad, anche detta guerra santa, volta all’espansione dell’Islam nel mondo.

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Chi sono i foreign fighters?

I foreign fighters sono letteralmente “combattenti stranieri” che pur non appartenendo, geograficamente parlando, ai Paesi nei quali è nato il Califfato islamico, decidono di entrare a far parte dell’Isis, abbracciandone ideologie e metodi, e iniziando una vera e propria lotta per l’espansione della religione islamica in ogni continente.

È importante sottolineare che i foreign fighters non appartengono ad una particolare classe sociale, tanto è varia la loro provenienza: sia per quanto riguarda lo stato sociale, sia per il livello di istruzione. Alcuni appartengono alla religione musulmana, mentre altri sono atei, agnostici, cristiani ed ebrei che decidono di seguire la fede musulmana “all’ultimo minuto”.

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Da dove provengono i foreign fighters?
A quale fascia d’età appartengono?

I dati parlano chiaro: nel 2016 è stata la Russia ad essere al primo posto per il numero di foreign fighters, infatti sono ben 3417 gli uomini e le donne partiti per l’Iraq e la Siria. Altri dati preoccupanti, per quanto riguarda il continente europeo, sono gli 850 foreign fighters di origine britannica che nello scorso anno sono entrati nell’Isis, anche se almeno la metà risulta ritornata in patria dopo un periodo di pochi mesi. Il fenomeno ha interessato meno l’Italia da cui, fortunatamente, sono partiti solo 120 ragazzi, molti dei quali risultano già deceduti. È importante sottolineare che in Europa si trovano molti immigrati di terza e quarta generazione, che, pur essendo europei a tutti gli effetti, non si sentono tali e vedono in un loro ritorno in patria la possibilità di dare un senso alla loro esistenza. 

La maggior parte delle persone che hanno abbracciato la jihad risulta essere allo stesso tempo al di sotto dei trent’anni. Dato ribadito dagli studi effettuati dall’Unità di coordinamento della lotta al terrorismo di Parigi che hanno rilevato che il 63% dei giovani candidati alla jihad sono di un’età inferiore ai ventun anni.

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Ed è proprio per la giovinezza che caratterizza i foreign fighetrs che occorre capire perché moltissimi giovani, che all’apparenza conducono una vita normale, abbiano lasciato i loro Paesi, le loro case e le loro famiglie, per recarsi in un posto sconosciuto, pericoloso ed entrare a far parte del daesh, termine arabo dispregiativo per indicare l’Isis.

Personaggi di rilievo come James Hansen hanno paragonato i foreign fighters a un branco di immaturi, che vogliono attirare l’attenzione in tv e che, allo stesso tempo, sono attratti dal “romanticismo dell’uccidersi per un ideale”, promosso dall’Isis e da altri gruppi terroristici come l’ETA, organizzazione terroristica dei Paesi Baschi. 

Altri studiosi hanno definito i nuovi appartenenti all’Isis come dei ribelli che trovano nelle azioni rozze e violente delle giustificazioni al loro bisogno di rivolta individuale.

La maggior parte dei recenti foreign fighters ritiene l’Occidente materialista e privo di valori e, per questa ragione, la guerra santa diventa un modo per disintossicarsi e per cancellare il senso di inadeguatezza e la crisi esistenziale creati dalla società europea. 

Le cause di questo fenomeno si possono riscontare nell’uso sempre più frequente di droghe e di social network, che all’apparenza potrebbero sembrare soluzioni a una vita noiosa, poco appagante e piena di solitudine. Inoltre, la vita promossa dall’Isis, basata su un’esistenza semplice e incentrata sulla preghiera, offre uno sfogo a tutte quelle esigenze di spiritualità, sempre più rivendicate dai fedeli delle chiese d’Occidente. 

Visti i numeri e i dati dei nuovi membri del Califfato, ritengo che il libro “La regola dei pesci” tratti di un fenomeno recente, preoccupante e allo stesso tempo sempre più in voga nei giovani d’oggi che si fanno abbindolare facilmente da false promesse di libertà e gloria. 

Questo fenomeno non è del tutto recente, infatti già nei primi anni Novanta sono stati parecchi i combattenti a prendere parte a scontri e rivolte estere, come per esempio la guerra civile in Spagna del 1936, che ha visto come protagonisti migliaia di volontari provenienti da diverse nazioni.

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Link fonti:

http://www.analisidifesa.it/2017/10/la-morsa-si-chiude-sulle-ultime-roccaforti-del-califfato-lallarme-foreign-fighters/

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/storia-civilta/chi-sono-foreign-fighters.html

http://www.ilpost.it/2014/06/19/isis-iraq/

http://www.adgroma.eu/news/breve-analisi-sul-fenomeno-dei-foreign-fighters/

Link immagini:

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/06/29/da-dove-vengono-i-foreign-fighters-dellisis-tunisia-primo-bacino-con-3000-combattenti/

http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/2017/03/01/condannato-al-carcere-il-primo-foreign-fighter-del-vorarlberg/

http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/30/news/foreign_fighters_ecco_da_dove_vengono-124019438/

Gaia Mainenti, 4M, Liceo

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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