Erasmus Plus a Utrecht: insegnare con le nuove tecnologie

Erasmus Plus a Utrecht: insegnare con le nuove tecnologie

Learning by doing? Per una docente che insegna Latino (lingua non morta, ma compiuta, come amo ripetere ai miei studenti) una domanda come questa può essere motivo di difficoltà. E non solo per l’uso della lingua inglese, anche se questo già è un ostacolo piuttosto impegnativo, ma soprattutto perché ti pone di fronte a nuove richieste sul tuo lavoro. L’esperienza a Utrecht, con altre mie colleghe – le professoresse Serini, Provezza e Varasano – mi ha aiutato a capire di più di queste nuove tecnologie (I.T.C.) che presiedono la didattica in Europa.

Contenuti e competenze sono diversamente sollecitate grazie a modalità soprattutto intuitive e iconiche. Ad esempio, in uno di questi siti dedicati, ho individuato un vivace programma sulla configurazione storica dell’esercito romano, con tanto di questionario e di approfondimento. Si tratta di strutture aperte, a cui aggiungere materiale proposto dal docente (ad esempio un bel passo di Cesare o di Livio) in relazione alla tipologia della classe. Gli alunni sono essi stessi chiamati a partecipare e ad offrire il loro contributo con la stessa modalità interattiva. L’obiettivo è quello di costruire la lezione insieme, sfruttando le diverse abilità in nostro possesso.

La presenza internazionale di docenti, provenienti da tutta Europa, ha arricchito il confronto, soprattutto perché molti di loro sono già stati formati a queste nuove pratiche didattiche e hanno volentieri condiviso le loro esperienze, con materiale strutturato e l’uso di piattaforme interattive. Piacevoli anche i filmati di presentazione di alcune realtà scolastiche, davvero ipertecnologiche, con spazi dove i banchi sono elementi modulari per lezione non esclusivamente frontale come la “cooperative learning” e la “flipped classroom”.

Infine uno sguardo al luogo che ci ha ospitato. Utrecht, cittadina olandese di struttura urbanistica medievale e di vivace tradizione universitaria, è anche un modello di sostenibilità a livello ecologico. Biciclette, come mezzo di trasporto predominante, grande fruibilità di spazi verdi; l’utilizzo di materiali ecologici ecocompatibili nell’edilizia e nell’uso quotidiano traducono un diverso stile di vita, più sensibile ad una certa qualità nella interazione con la natura.

Infine abbiamo avuto il piacere di assistere, il 27 aprile, a quella che viene considerata in Olanda una vera e propria festa nazionale: il Koenigdag, ovvero il Giorno del Re. In tutto il Paese si svolgono grandi festeggiamenti, tutto e tutti sono adornati di arancione, il colore della famiglia reale, la Casa d’Orange. Già la sera del 26 aprile, molte città olandesi sono già in festa, con animazione musicale, proposte gastronomiche e la simpatica tradizione dei mercatini dell’usato. Naturalmente ci siamo uniti ai festeggiamenti e abbiamo così apprezzato anche la cordialità e simpatia degli abitanti del luogo.

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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