Educazione civica: una necessità nel presente?

Educazione civica: una necessità nel presente?

Nell’ambito del progetto Agorà Gigli l’incontro di venerdì 26 febbraio ha avuto per titolo “La tutela dello stato democratico attraverso l’insegnamento dell’educazione civica?”. Nell’incontro con Leonardo Verdi, uno degli studenti del Gigli intervenuto nel dibattito, abbiamo ripercorso i momenti salienti delle interessanti testimonianze offerte dal sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, e dal sindaco di Rovato Tiziano Belotti.

Rispetto a quanto detto dai Sindaci Belotti e Del Bono, perché secondo loro risulta importante oggi dedicare spazio nell’attività didattica all’insegnamento dell’educazione civica?
Secondo i due Sindaci c’è urgenza di dedicare uno spazio di qualità all’insegnamento dell’educazione civica a scuola perché è giusto che i giovani di oggi conoscano la vita politica e possano entrare a farne parte sapendo come funziona il sistema, diventando così “cives eticamente fondati”, come recita anche il motto della nostra scuola. È emerso, infatti, quanto i sistemi democratici oggi nel mondo siano in sofferenza: per questo motivo è necessario sentirsi cittadini fin dagli anni della scuola, perché conoscendo la Costituzione, gli organi di Governo e le strutture della politica del proprio Paese si possano avere delle basi orientative per la propria vita e per quella della propria comunità. La democrazia, insomma, ha bisogno del contributo di tutti, in primis del nostro.

Come hanno spiegato i sindaci la disaffezione alla politica in questi ultimi tempi?
Entrambi i sindaci hanno innegabilmente constatato una disaffezione da parte dei giovani alla politica, pensiero più che condivisibile anche da parte mia. Questo forse accade perché i giovani pensano che la politica sia qualcosa che li riguarderà solo nel futuro, quando si diventerà adulti, ma non è così. Anzi, la politica è orientarsi al bene comune e questo lo si deve fare a partire dal presente, altrimenti si rischia un analfabetismo di ritorno rispetto non solo alle questioni politiche, ma anche a quelle civiche e democratiche, direttamente collegate. Inoltre, non bisogna dimenticare che a volte è l’economia, in modo del tutto sbagliato, a prendere il sopravvento sulla politica, altro fattore che distoglie l’attenzione delle persone dalle “cose” importanti. Senza dimenticare che oggi si associa spesso la politica all’idea di corruzione e alla disonestà, mentre partecipare alla vita politica è un’attività nobile e utilissima per la comunità.

Da sx in alto i proff. Bettini, Mangiarini Minelli e il Dirigente scolastico Davide Uboldi
Da sx in basso, il Sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, il Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, e il prof. Mattia Lancini

Secondo i sindaci, quindi, quali sono i valori da non dimenticare per fare in modo che i sistemi democratici non vadano in sofferenza nella contemporaneità?
Sicuramente non si deve mai dimenticare il senso di patriottismo che fa avere a cuore il bene del proprio Paese; inoltre i valori da non dimenticare sono presenti proprio nella Costituzione: è lì che vanno riscoperti i principi guida che devono indirizzare le nostre azioni.

Sei d’accordo con quello che ha detto il Sindaco di Brescia Del Bono, circa la necessità per i giovani di visitare concretamente i centri delle istituzioni per scoprire com’è la vera vita politica? Sono pienamente d’accordo perché alla fine le cose si imparano molto di più sul campo e con l’esperienza, non solo attraverso le nozioni che si studiano a scuola. Visitare le istituzioni presenti sul territorio per capirne i meccanismi e il funzionamento aiuterebbe a percepirle come meno astratte e come più vicine a noi. Secondo me si potrebbe proporre alla scuola un’uscita nelle istituzioni almeno una volta all’anno.

Nel tuo percorso di studi sono comprese discipline come diritto ed economia legate al sistema sociale, come pensi che queste potranno aiutarti come futuro cittadino?
Sicuramente studiare diritto ed economia aiuta a conoscere i propri diritti e doveri e dà una base per affrontare la vita. Continuando con gli studi si acquisiscono sempre più competenze e si ha maggiore consapevolezza di sé stessi, delle proprie azioni e delle persone che si hanno intorno.

Quest’anno stai per compiere 18 anni, senti di essere pronto per votare?
Mi sento pronto per votare: frequentando il liceo economico sociale ho avuto modo di approfondire la struttura giuridica italiana, che è una delle prime cose che si impara.
Come detto in precedenza, quindi, le discipline studiate a scuola, con l’aggiunta dell’educazione civica, ci aiutano molto in fatto di consapevolezza. Inoltre grazie al nostro professore di diritto (Alberto Mangiarini ndr), che ci richiede di leggere quattro giornali diversi al giorno, sono riuscito anche a farmi un’idea sulla politica odierna, aspetto fondamentale se si pensa al voto. Certo, per arrivare preparati al voto servono degli sforzi, impegno, studio e tanto lavoro.

Ringraziamo Leonardo per la disponibilità, il Professor Mattia Lancini che ha organizzato l’evento, i Professori Alberto Mangiarini e Fausto Minelli e tutti coloro che sono intervenuti, a cominciare dal Dirigente scolastico Davide Uboldi, senza dimenticare gli alunni delle classi 4F e 4G LES. Vi lasciamo con la speranza che la situazione migliori presto e che questi incontri possano farsi in presenza.

Cherubini Camilla II L
Torchiani Sofia III L

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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