«Per me Microeditoria è stata avere la possibilità di avvicinarsi alla lettura e ai libri. Libri nuovi e “strani”, di piccoli editori che pochi conoscono, ma che io ho avuto la possibilità di leggere per prima, come fosse un’anteprima». Questo il commento della studentessa Sara Vitari, che traduce perfettamente l’esperienza vissuta da un folto gruppo di alunni dell’Istituto Gigli di Rovato in veste di giuria per il premio Qualità sezione Giovani. Un percorso iniziato al termine dello scorso anno scolastico che si è concluso venerdì 10 novembre in Villa Mazzotti, nel corso della 15esima edizione della Microeditoria di Chiari.
A giugno gli alunni del Gigli hanno preso visione del regolamento del concorso e durante l’estate hanno letto i libri proposti dal Comitato scientifico. Da ottobre, poi, si sono regolarmente incontrati il venerdì pomeriggio nella biblioteca d’Istituto, sotto la guida del professor Paolo Festa, presidente dell’associazione «Impronte», e del bibliotecario Mattia Lanzoni. Dal vivace e ampio confronto si è passati a selezionare e marchiare i libri. «Marchiare non significa semplicemente applicare un marchio al libro – ha spiegato Sara – ma riconoscerlo come un buon libro: scritto bene, con una trama originale e avvincente». Come ha sottolineato Pietro Metelli, studente tra i più assidui del gruppo lettura, «l’esperienza che ci è stata offerta dalla Microeditoria è stata un’opportunità di crescita e di confronto comune in cui coniugare passione e impegno con l’approfondimento delle diverse tematiche proposte dai libri in concorso. La biblioteca dell’Istituto ha fatto da sfondo agli incontri settimanali, durante i quali gli studenti hanno potuto esprimere pareri e critiche costruttive, che si sono progressivamente affinate in vista di un forte e preciso apparato critico».
Per qualcuno l’esperienza è continuata anche fuori dall’edificio scolastico: «Io ho anche partecipato agli incontri della giuria degli adulti di Chiari, che ha il compito di assegnare il premio a tutte le altre categorie: narrative, poesia, saggistica, bambini e ragazzi – ha raccontato soddisfatta Martina Milione – In questa giuria, composta da esperti, i pareri e i giudizi sono più critici, basati anche sulle loro esperienze passate e con un’analisi oggettiva». Insomma, una partecipazione entusiasmante per la studentessa che non ha mancato di candidarsi anche per il prossimo anno: «Mi piacerebbe partecipare anche alla prossima edizione per conoscere nuove persone e soprattutto per avere l’opportunità di leggere nuovi libri».
Una bella conclusione che sottolinea come la lettura sia ancora una grande risposta alla curiosità e al desiderio di confronto che continua a vivere negli studenti di oggi. «Molte volte mi sono sentita un pesce fuor d’acqua – ha raccontato Gaia Mainenti – Spesso è come se le mie passioni e i miei interessi non fossero condivisi dalla maggior parte dei miei compagni di scuola e, negli anni, ho sperato di trovare delle persone con cui condividere le mie letture e confrontare la mia opinione. Questo impegno ha fatto sì che i sogni potessero avverarsi».
Il coronamento del percorso è stato venerdì 10 novembre, in Villa Mazzotti, quando gli studenti del Gigli hanno assistito con i loro docenti di riferimento all’attribuzione del premio della Microeditoria di Qualità del libro più amato e apprezzato.
Il libro premiato dai ragazzi del Gigli è:
Dipende da dove vuoi andare
di Convalle Stefania, edizioni goWare, Firenze
La motivazione del Premio Giovani Microeditoria 2017 assegnato dai ragazzi del Gigli
Ecco l’eleco dei giovani giurati che hanno partecipato al progetto:
Sara Vitari
Martina Milione
Aurora Murru
Silvia Festa
Valentina Nauti
Luigi Melzani
Iside Vertua
Amina Amer
Jacopo Pesenti
Pietro Metelli
Cartina Federica
Dadati Elisa
Pochetti Lisa
Amposhad Bernard
Rizzini Daniele
Santinelli Nicole
Bariseli Alessia
Lozza Patrizia
Mainenti Gaia
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