“Con occhi completamente nuovi”: Benedetta Tobagi all’istituto Gigli

“Con occhi completamente nuovi”: Benedetta Tobagi all’istituto Gigli

Chi mai si permetterà di dire, dopo il 28 ottobre 2021, che il Gigli non pensa ai suoi studenti?
La scuola, quel giorno, ha infatti permesso a noi alunni di incontrare l’importante scrittrice Benedetta Tobagi e di conoscere meglio il suo libro “Una stella incoronata di buio. Storia di una strage”, uscito per Einaudi nel 2013 e fresco di ristampa.
Questo evento, che fa parte della rassegna “Un libro, per piacere!”, non è stato pensato solo per pochi topi di biblioteca, ma per le classi quinte dell’istituto, comprese quelle formate da studenti a cui non piace leggere. Il libro di Benedetta Tobagi, però, si è rivelato utile a tutti, in quanto spunto per conoscere un evento che ha duramente colpito il nostro territorio e segnato la storia del nostro Paese: la strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974, in occasione di una manifestazione antifascista. Alle 10:12 di quella mattina, una bomba, che si trovava dentro un cestino, esplose, causando otto vittime e decine di feriti. A provocare la strage e seminare tensione è stato il terrorismo “nero”, che pochi anni prima aveva eseguito il suo primo attentato in piazza Fontana a Milano. Riflettere sugli “anni di piombo” del terrorismo era proprio l’intento dell’incontro.
Ma quindi si è trattata della solita lezione di storia, che fa addormentare gli studenti dopo pochi minuti?
Tranquillizzatevi: Benedetta Tobagi, laureata in Filosofia e dottoressa di ricerca in Storia, ha dedicato la sua vita, principalmente, allo studio degli anni del terrorismo e sa come interessare il suo pubblico.

La sua esistenza, d’altronde, è stata da subito segnata dalla violenza del terrorismo (“rosso”, questa volta), poiché quando lei aveva tre anni il padre, il giornalista del Corriere della Sera e studioso di sindacalismo Walter Tobagi, è stato ucciso per mano delle Brigate Rosse nello stesso giorno della strage di piazza della Loggia, ma sei anni dopo.
L’autrice, durante l’incontro, ha accompagnato noi studenti a comprendere le motivazioni che hanno portato alla nascita del terrorismo, di cui possiamo trovare tracce già nell’Ottocento, nel periodo in cui i sistemi di comunicazione, come i giornali, cominciavano a diffondersi. Ci ha parlato del 1922, quando Mussolini salì al potere e l’Italia si ritrovò sotto la dittatura fascista e di quando, vent’anni dopo, l’ex duce creò la Repubblica di Salò. E ancora, dell’Italia diventata una Repubblica nel 1946 e dell’aprirsi di una nuova tesissima fase: la guerra fredda.

La ricercatrice ci ha poi spiegato che negli anni Settanta alcune persone non accettavano che l’Italia fosse divenuta una Repubblica democratica e volevano il ritorno del fascismo, con lo Stato a esercitare un potere assoluto sui cittadini. Nacquero così piccoli gruppi terroristici di estrema destra, decisi a far sentire la propria voce usando la violenza, anziché il dialogo all’interno del parlamento. Era la “strategia della tensione”: per scatenare l’ansia e la paura nella popolazione, allo scopo di facilitare l’ascesa di un regime di destra, si usavano le bombe per fare stragi di civili innocenti. Una di queste fu appunto la strage di piazza della Loggia, la cui vicenda giudiziaria si è conclusa solo nel 2017, quarantatré anni dopo.
È, però, importante specificare che in quegli anni non esisteva solo il terrorismo di estrema destra, ma anche quello di estrema sinistra, che colpiva non la folla ma singole persone (come il padre di Benedetta Tobagi), impegnate ad allargare la democrazia. La quale per fortuna non cadde mai.
La scrittrice ci ha illustrato quindi come ha proceduto per la stesura di questo libro (raccolta di documenti e di testimonianze dei sopravvissuti, partecipazione ai processi…) e ci ha mostrato un filmato, ricordandoci che quella di piazza della Loggia fu l’unica strage ad essere stata filmata, poiché avvenuta durante una manifestazione. In aula Paolo VI sentiamo così la voce di Franco Castrezzati, segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, denunciare alla folla le recenti azioni fasciste e, tutto ad un tratto, un boato coprire la sua voce. La bomba è esplosa. Il rumore è così forte che rimbomba in tutta l’aula magna, riuscendo tra l’altro a svegliare alcuni studenti (sì, qualcuno si era addormentato!).
Benedetta Tobagi, nel suo intervento del 28 ottobre 2021 all’istituto Gigli, ha invitato noi studenti a riflettere sull’importanza di informarsi sui fatti, di lottare contro le ingiustizie e di imparare dal passato. La Storia, ci ha detto, serve per capire da dove vieni, altrimenti non potrai mai scoprire chi sei e cosa potrai diventare. Essa, attraverso lo studio di avvenimenti passati, ci dà degli importantissimi strumenti per imparare la realtà. Quando scopri la storia dietro un evento, dopo vedrai quell’avvenimento con occhi completamente nuovi. Ed è quanto accaduto a noi, alunni del Gigli, con questo illuminante intervento.


Michael Dotti, 5G IP

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