ilgiornalinogigli
Che cos’è il mondo? Un globo terracqueo – credo che questo lo pensino gli scienziati, i fisici, i geologi..,- un pianeta blu o forse verde – suppongo che un astronauta oppure un ecologista lo sostenga.
Per rispondere a questa mia domanda devo porre un altro interrogativo: che cos’è per noi il mondo? Di certo non so cosa ne pensiate voi, ma per me il mondo concreto è la mia casa, meramente e fisicamente casa, la mia scuola e non credo che dire “mia” sia sbagliato perché in fondo è di tutte le persone che la frequentano. Per me il “mio” mondo non è una cosa singola, sono tanti contesti culturali, pazzi a volte, che come un mosaico costruiscono la vita che sto assaporando.
Voglio usare “Chandelier”, canzone banalissima ed io voglio essere assolutamente banale. Ora, in “Chandelier” il Mondo – devo ancora capire “quale mondo”, ma penso che ognuno possa interpretare il testo come voglia – viene paragonato ad un lampadario che gira furiosamente e dal quale una “party girl” vuole fuggire, per sperare in una rinascita.
Perché ho detto tutto ciò? A volte sono incomprensibile e se stessi scrivendo su WhatsApp avrei sicuramente concluso con un’emoticon sorridente e allo stesso tempo un po’ in imbarazzo.
Una cosa sensata forse mi è venuta in mete, un denominatore comune a tutti gli studenti del Gigli. Noi passiamo tante ore in un piccolo “chandelier”, un microscopico “mondo nel mondo” che gira anch’esso. Non è tutto così triste come nel lampadario descritto nella canzone, è un moto più dolce, per quello che ho visto più divertente, anche cafone a volte. Di certo, oggi, ultimo giorno di scuola, anche il Gigli arresta la sua corsa per ripartire, sfortunatamente o no… è vostra la scelta.
Non posso fare altro che augurare a tutti una felice pausa estiva. Non so nello specifico cosa succederà, mi premeva solo condividere questa frase di Banana Yoshimoto: “Basta possedere un corpo ed un’anima e non difetterete di nulla”.
Io aggiungo che oltre a corpo e anima serva una coscienza che guidi ciascuno, che faccia uscire dalla bocca parole belle, puramente belle.
Grazie a professori e compagni, buona estate!
Ludovica Daffini, 1C
