“Basta soltanto credere in se stessi!”, questo è il consiglio di Nesim Amsellek, il giovane atleta della classe 5T IPSIA che dopo tanti allenamenti e sacrifici ha ottenuto il titolo di Campione italiano nei 5000 metri Juniores 2018, anche se la sua gara preferita sono i 1500 metri.
Cresciuto a Urago d’Oglio, ha giocato a calcio per diversi anni, invece nell’atletica ha iniziato con l’Hyppodrom Pontoglio. Dopo un passaggio all’Atletica Chiari per il 2019 è stato tesserato dal Cs San Rocchino.
Abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo in seguito alla sua partecipazione ai Campionati Europei di Cross svoltisi a Tilburg (Paesi Bassi) il 9 dicembre. Anche se un problema di natura fisica l’ha tenuto lontano dal podio, Nesim punta sempre a migliorarsi per realizzare i suoi obiettivi futuri.
Cominciamo la nostra intervista chiedendogli: “Da quanto tempo fai atletica? Com’è nata questa passione?”
Ho fatto la mia prima gara in quarta elementare ed era principalmente una sfida con mio papà: avevo trovato un volantino di una corsa dell’Avis e ho scommesso con lui che se l’avessi battuto in quella gara avrebbe smesso di fumare. Lui ha accettato e nonostante non fossi allenato sono riuscito a batterlo! Alle medie poi partecipavo alle gare campestri della scuola e spesso le vincevo. Dopo aver vinto i campionati studenteschi in seconda media, Giancarlo Ferrari, professore di educazione fisica e allenatore, mi ha proposto di iniziare a fare atletica e dall’aprile di quell’anno mi sono tesserato e ho fatto le mie prime gare.

Qualcuno della tua famiglia aveva questa passione?
Sì, mia zia correva ed era anche molto forte: è arrivata tredicesima ai Campionati nazionali del Marocco. È stata lei a spronarmi a iniziare a correre perché diceva che avevo il fisico adatto e ancora oggi mi dà dei consigli. Sono molto fortunato però, perché anche i miei genitori mi supportano molto, e tutti i miei parenti, anche i miei amici mi dicono sempre di non mollare e sono molto contenti per me.
Dove ti alleni?
A Cividino in pista, mentre se devo allenarmi per le campestri a Grumello: non è vicinissimo ma non mi pesa molto.
Quante volte ti alleni a settimana? Per quante ore?
Sette giorni su sette, per due ore e mezza al giorno. È impegnativo però ne vale veramente la pena: allenandosi i risultati arrivano. Lo faccio per passione però allo stesso tempo spero diventi il mio lavoro in futuro.
È difficile conciliare la scuola e lo sport?
L’indirizzo di studi che ho scelto non è troppo impegnativo, quindi fortunatamente non ho difficoltà eccessivamente grandi, neanche per quanto riguarda gli orari.
Come ti prepari psicologicamente per una gara?
Bisogna rimanere tranquilli e cercare di non preoccuparsi troppo, specialmente nei giorni precedenti. Se ci pensi troppo inizi a essere troppo ansioso e arrivi già demotivato alla gara, devi credere in te stesso, convincerti che sei pronto e pensare solo a dare il meglio di te.
Questo è un consiglio buono anche per le interrogazioni! Hai qualche rito scaramantico prima della gara?
La musica, prima di una gara ascolto sempre XXXTENTACION: mi calma e mi dà la carica giusta per correre.
Durante una gara invece come fai a mantenere la concentrazione?
È difficile; di solito dopo metà gara si va un po’ in crisi. Proprio lì allora bisogna cercare di resistere e prepararsi molto, anche in allenamento. Bisogna stringere i denti perché la gara finisce e la soddisfazione finale è immensa.
Partecipare a competizioni di livello così alto, vincendole, deve essere incredibile, ma implica anche molte rinunce, vero?
Qualche anno fa, quando ho iniziato ad allenarmi seriamente, il sabato sera uscivo poco o non uscivo affatto, perché la domenica avrei avuto gare o allenamenti molto presto al mattino. Anche durante la settimana non uscivo, per evitare di stancarmi e non essere abbastanza pronto. Ci sono tante rinunce, spesso metto da parte le serate con gli amici o in discoteca, ma è la mia passione, quindi ne vale la pena.
È difficile abbandonare la casa e gli amici per andare a gareggiare anche all’estero?
Gareggiare all’estero è piuttosto difficile, però è bello perché si conoscono nuovi Paesi, nuove città e anche nuove persone. Ormai ho amici in tutta Italia ma anche in Europa e negli Stati Uniti.
Qual è l’aspetto che preferisci dell’atletica?
Ti regala molte soddisfazioni: quando finisci una gara e riesci a centrare il tuo obbiettivo… è davvero fantastico!
Hai qualche amico che fa questo sport?
In realtà no, però sono molto contento perché dei ragazzini del mio paese hanno iniziato a fare questo sport avendo me come esempio. Hanno visto che ho raggiunto risultati importanti e allora si sono convinti a iniziare.
Qualche altro consiglio per gli atleti?
L’alimentazione è molto importante, non seguo una dieta specifica ma cerco sempre di mangiare bene e bere molta acqua. Per quanto riguarda le gare, invece, è importante rimanere concentrati e non preoccuparsi troppo.
Ci congratuliamo con Nesim Amsellek per i brillanti risultati raggiunti e gli auguriamo buona fortuna per le prossime competizioni!
Paolo Viola e Alessandra Viscardi