3A e 3 F in Bulgaria: capitolo 1!

3A  e 3 F  in Bulgaria: capitolo 1!

Siamo partiti in orario. Il giorno 27 marzo, perfettamente in ritardo di mezz’ora. Siccome siamo persone coerenti continueremo a fare così fino alla fine della gita.

Il primo contatto con il bar dell’aeroporto di Malpensa ci ha consentito di proferire il primo monito alla popolazione di studenti viaggiatori: arrivate “mangiati”, perché fare colazione a Malpensa costa un polmone. Viaggio aereo divertente, con grosso vuoto d’aria e attacchi di panico.

Arrivati a Sofia ci siamo trasferiti a Plovdiv. Durante il trasferimento c’è stato un toccante episodio di solidarietà verso la popolazione canina bulgara e ad un’area di servizio abbiamo fornito vivande e sostegno psicologico a tre cuccioli. Ha mangiato anche Zanoletti e da lì in avanti non la smetterà più.

Preso possesso delle nostre stanze e dopo aver notato stupiti la tapparella tra il bagno e la camera da letto, siamo andati a fare conoscenza della classe di italiano del liceo linguistico bulgaro. Fatta eccezione per un iniziale trasferimento presso la scuola sbagliata, per una dispersione di chiavi dell’albergo sul taxi (monumento al taxista ignoto che le riportò), infine arriviamo perfettamente in orario, in ritardo, al liceo “russo” Ivan Vazov.

Accoglienza spettacolare, eccezionale, fantastica, commovente!!!

A ricevere (ciriciò) una bellissima ragazza in costume tradizionale che ci accoglie secondo l’usanza del luogo offrendoci il pane da insaporire con una tipica spezia, molto particolare. Facce dubbiose, poi ci accorgiamo che è buono e quindi….. mangiamo! Dopo ciò assistiamo all’esibizione di un gruppo di ballo folcloristico e ci rendiamo tragicamente conto di quanto abbiamo perso contatto, noi, con le nostre di tradizioni. Chiediamocelo: potremmo mai fare qualcosa di tipicamente italiano che non si trovi anche in Nuova Zelanda? Arrivare in ritardo non è nell’elenco…

Dopo aver seguito un’ora di lezione in una classe del corso di italiano (al primo anno 22 h settimanali!!!) abbandoniamo il liceo tra lanci di fiori baci e abbracci. Quasi. A occhio e croce dovremmo aver mangiato e nel pomeriggio giro in centro con vestigia romane che spuntano da tutte le parti, forse c’era anche Totti… sembrava almeno.

Considerazioni a parte, il Lapo perde il pelo ma non il vizio. Infatti, attratto dal fascino bulgaro, lancia l’amo ma nessuno abbocca. I ragazzi ci fanno fare un giro per la città e da Italiani veri cerchiamo subito un posto in cui fare ape*, Grazie ragazzi!

Vale la pena di segnalare che durante un tour per la città vecchia, posta su uno dei monticelli della città, un alunno non ancora identificato compie una serie di azioni quali: insulti e maledizioni ai compagni, docenti, accompagnatori e passanti, minacce di abbandono della scuola, lancio della stampella ecc e questo per il solo fatto di aver vesciche alle mani ed ai piedi….

Dopo due notti insonni e qualche frigo bar vuoto, un telefonino perso, rimpianto e ritrovato (grazie alle signore delle pulizie…), oltre a innumerevoli cuori infranti, partiamo verso Sofia alla ricerca di nuove avventure.

*ape: termine tipicamente lombardo che definisce la pratica di bere alcolici con gli amici (e con una giusta dose di cibo)

Nel prossimo episodio: abbuffate a più non posso…rischi di arrivare tardi in aeroporto…bagni di sangue… ma ovviamente non lo scriveremo se non dietro lauto compenso! (ok eventualmente anche tortura, ricatto e qualche altra cosetta del genere potrebbero farci cambiare idea….).

 

Pubblicato da ilgiornalinogigli

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